Nel Centro Museale contadino di Santa Brigida i racconti della Cornagera e Presolana al femminile

Nel Centro Museale contadino di Santa Brigida i racconti della Cornagera e Presolana al femminile

A Santa Brigida, minuscolo paese di poco più di 500 abitanti, situato in Alta Valle Brembana, Orobie Bergamasche, c’è un piccolo Museo particolare, vivo, pulsante di storia e Memoria. Un gioiellino che mai penseresti di trovare in un borgo così piccino e così lontano dai maggiori centri culturali.

 

Si trova in un possente e solido edificio in pietra risalente dal 500, decorato con affreschi e circondato da abitazioni antiche, nella contrada pedonale detta Carale. È il Centro Polifunzionale Museale che raccoglie attrezzi della vita contadina, donati dalle famiglie del luogo, a espressione della vita contadina di un tempo. Attrezzi, oggetti, suppellettili, biancheria, mobili, abbigliamento, giochi, che recano l’impronta di centinaia di mani che quei reperti li hanno usati, accarezzati, curati, amati. Oggetti espressione di sudore e di fatiche. Suppellettili che hanno accolto pianti e sogni, dolori e speranze, nascite e morti. Oggetti affettivi e indissolubilmente unici.

 

 

Sono pagine di Memoria, che raccontano la vita di un tempo tra queste vallate scoscese, incastonate tra pareti di roccia e profonde forre. La Valle Averara era il tracciato dei commerci verso i Cantoni svizzeri e da lì verso il cuore dell’Europa. Terra di emigranti, contadini, minatori, boscaioli,  artisti. Il Museo permette al visitatore di scoprire, o ri-scoprire, i mestieri e la cultura del passato, la storia, le tradizioni, gli usi, i costumi delle nostre radici. Perchè l’Italia è ricoperta per il 78% di montagna. Discendiamo tutti dalle genti contadine. Le otto sale espostive sono altresì arricchite da video e altri supporti multimediali, per vivere le bellezze artistiche e naturalistiche della terra.

Questo suggestivo e emozionante contesto ha fatto da cornice ad un evento partcolare, l’omaggio alla “Cornagera e alla Presolana raccontate al femminile”. Voci di donne per raccontare due montagne simbolo delle Orobie bergamasche. connubio di poesia, narrazione e canti. Aurora Cantini, poetessa della Valle Seriana e Laura Maria Filisetti poetessa della Val di Scalve comprimarie dei canti della tradizione proposti dalle donne della Filodrammatica di Santa Brigida.

La Cornagera e la Presolana raccontate al femminile

Il tutto intervallato da immagini evocative e di forte impatto emotivo che parallelamente raccontano le due spettacolari rilievi: la Cornagera, più piccola, e solitaria a guardia della Media Valle Seriana, e la Presolana, più articolata e composta da varie cime, che svetta sulla Valle di Scalve.

Gli uomini della Valle sono sanguigni e intelligenti e trovano la loro ragion d’essere proprio nel loro ruolo di custodi delle tradizioni. Un tempo la montagna e le sue pendici offrivano tutto. La popolazione era pressochè costituita da agricoltori, che praticavano anche l’allevamento. Anche se il ritratto delle professioni oggi è cambiato, le cime continuano a restare punto di riferimento. Trasformate in attrattive turistiche, magari anche sportive, rappresentano il retaggio ancestrale del senso di appartenenza.

O vivi in montagna o vivi al mare. O vivi in città o vivi in campagna. Noi siamo orgogliosamente figli delle nostre cime, orgogliosi di essere bergamaschi, figli di questa terra e dei suoi valori. Solidarietà, lealtà, spirito di sacrificio, tenacia, impegno, volontà.