Il Gigante di Pietra di Luzzana

Il Gigante di Pietra di Luzzana

Il Gigante di Pietra di Luzzana visto dal belvedere sul sagrato della chiesa parrocchiale

Desideravo da tanto vedere “Il Gigante che sorregge la Montagna” di Luzzana, un paese della val Cavallina, situato sulla riva destra del fiume Cherio.

si tratta di una scultura rupestre di 5 metri per 4, che germoglia direttamente dalla roccia, creata nel 1840 dallo scultore Giosuè Meli, nato a Luzzana nel 1816 e morto a Roma nel 1893. Da quasi vent’anni l’Associazione dedicata alla possente scultura rupestre si occupa di divulgare la potenza e la forza di questa opera, e di curare l’area circostante al precipizio sulla cui parete di roccia viva è scolpita l’effigie, ricavata dalla pietra detta “Sasso della Luna”. Un’area trasformata in Parco detto “Il Parco del Gigante”, che si trova lungo il corso terminale del torrente Bragazzo, in prossimità del suo sbocco nel fiume Cherio. Il Parco traccia un percorso pedonale attraverso sentieri e passerelle che costeggiano il torrentee creano punti di osservazione del contesto naturale (cit. IlGiganteLuzzana.it), fino a giungere alla cascata naturale di tufo. Una piattaforma in particolare consente di sostare davanti al Gigante e ammirarlo.

L’opera non ha un impatto celebrativo, ma il suo carisma trasuda dalla roccia e avvince lo sguardo. Appare sospeso lungo l’aspro e ripido pendio, affiorando dalla roccia. Una figura mitologica oppure divina? È davvero impressionante. Il busto riverso sta ancora generandosi dalla roccia, quasi viva, in una nicchia naturale che è la sua stessa culla. Il volto si abbandona incorniciato da capelli, barba e baffi, con gli occhi chiusi e la bocca semiaperta. La mano sinistra, reclinata e abbandonata, non sembra proprio sostenere la montagna, e la postura del corpo adagiato e animato, più che da uno sforzo fisico, da un phatos sofferto, ricorda per certi versi l’iconografia tradizionale della Deposizione o meglio della Pietà, tra la morte e la resurrezione di Cristo (cit. Carlo Pinessi, Cofondatore del Museo Meli).

In un’epoca come la nostra dove il dolore offusca l’anima dell’umanità, sostare davanti al Gigante offre un piccolo, ma immenso, spiraglio di luce. E ci invita a guardare in alto, a cercare il cielo. Ad ancorarci alla vita. Nonostante tutto.

Il Gigante di Pietra di Luzzana

LA POESIA

Aurora Cantini accarezza Il Gigante di Pietra di Luzzana

IL GIGANTE DI PIETRA

“Dolente e affaticato

l’antico titano

mostra tutta la sua solitudine.

Sente il peso dell’umanità dolente,

sente il gravare dei pianti dei popoli.

Il Gigante trema,

abbandonandosi alla tregua.

Un istante, un socchiudere gli occhi

al sonno.

Ma la terra, avvolta dal dolore, piange.

Il Gigante è pronto a risollevare le spalle

e a scaldare quel piccolo scampolo

di universo.

Così farà. Fino alla fine del tempo”.

Aurora Cantini inedita

2 Risposte a “Il Gigante di Pietra di Luzzana”

  1. Cara Aurora, anch’io mi riprometto tutti gli anni di andare a vederlo ma ancora non l’ho fatto.
    Grazie per le tue foto e per la poesia che lo fa vivere, soffrire e riposare davanti ai nostri occhi.
    Un abbraccio
    Luciana

    1. Merita davvero Luciana, quando salirai ad Amora sicuramente troverai una mezza giornata per visitare Luzzana, che è meravigliosa con il suo borgo medievale, e il Gigante! Aur

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