Il libro sul tenore bergamasco Federico Gambarelli letto da Alessandra Facchinetti
Con grandissima emozione ho ricevuto l’ultimo libro pubblicato dalla nostra Aurora Cantini, poetessa, narratrice e ricercatrice dell’Altopiano Selvino Aviatico. Le sue opere hanno il potere di penetrare nelle pieghe più riposte dell’altopiano fino a raggiungerne l’anima. E chi non ama Selvino e i suoi dintorni, chi non vorrebbe conoscere a fondo le sue storie? Avremo modo e maniera di tornare su Aurora Cantini e sulla sua (e nostra) Terra. Nel frattempo vi lascio la mia prefazione al libro, cosa di cui la bravissima Aurora mi ha profondamente onorata.
Questo è l’ennesimo lavoro di Aurora Cantini, narratrice e poetessa bergamasca nonché cara amica legata all’Altopiano di Selvino-Aviatico. Racconta l’epopea di un personaggio sconosciuto ai più e pressoché dimenticato: il Tenore Federico Gambarelli (1858 -1922 ), uomo di umili origini nativo del fondovalle Seriano, vissuto a Selvino (dove dimorò, nell’edificio noto come il “Castello”). Egli, grazie al suo amore per il “bel canto” e alle sue straordinarie doti canore, conquistò ben presto fama internazionale e fu conteso dai maggiori teatri di tutto il mondo.
In un libro l’epopea del grande tenore bergamasco Federico Gambarelli Monsignore
Un personaggio istrionico e appassionato, la cui vicenda si snoda, non senza colpi di scena, fra le due vocazioni che scandiranno la sua breve ma intensa vita. Da una parte il richiamo del sacerdozio e dall’altra il fortissimo desiderio di cantare.
Giunto al clou di una folgorante carriera, l’incontro casuale, in Messico, con la Madonna di Guadalupe, nonché la profonda devozione che ne seguirà. Questi eventi segneranno definitivamente le sorti della sua esistenza inducendolo a ritirarsi dalle scene per dedicarsi alla vita ecclesiastica nella sua terra natale.
Devozioni mariane da riscoprire: la Madonna di Guadalupe ad Albino, Bergamo