Le voci dei lettori per la raccolta poetica “Oltre la curva del tramonto”, LietoColle Editore

Le voci dei lettori

per la raccolta poetica

“Oltre la curva del tramonto”

di Aurora Cantini

(LietoColle Editore)

A.Cantini poesie OLTRE LA CURVA DEL TRAMONTO“Cara Aurora ho ricevuto il tuo libro, e ho cominciato a leggere le tue poesie seduto davanti al camino acceso, il tempo lo richiede fa freddo e pioviggina. Mentre leggevo mi veniva il magone. È la prima volta che provo queste emozioni. Grazie Aurora a presto.” (Pietro Seguini, Alassio)

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 “La poesia è arte e, in quanto tale proviene dal cuore quindi bisogna avere uno spirito libero per poterla apprezzare fino in fondo. Bravo è chi sa ascoltarla, geniale chi sa comporla…” (Mario Vitali, Selvino)

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“La foto di copertina è già di per sé una poesia, e tutta la raccolta delle tue opere tocca davvero il cuore. Un abbraccio.”  (Sonia Mazzon)

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 “Vorrei rivolgere l’attenzione alla poesia “Pietre antiche della Valle”. Ottima poesia che se letta con la dovuta attenzione scalda e nello stesso tempo rattrista il cuore. Famiglie che nella loro povertà hanno vissuto con orgoglio e lavoro là per moltissimi anni. Complimenti.” (Massimo Signori)

Nebbia velo da sposa sull'Altopiano Selvino Aviatico
Nebbia velo da sposa sull’Altopiano Selvino Aviatico

“L’amore per le persone, per la natura e per la vita che tu, Aurora, trasmetti con le tue poesie e con i tuoi scritti è una linfa vitale per chi legge. Ma ascoltarti è emozione pura. Raramente si incontrano persone “vere” come te che non hanno paura di mettere a nudo i loro sentimenti e di condividerli con gli altri, pur nella consapevolezza delle diversità di opinione e quindi del giudizio che gli altri possono esprimere su di te e sui tuoi scritti.” (Luciana Spinelli e Marcello Tagliaferri)

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“Stimatissima Sig:a Aurora, ho letto le sue poesie. Mi conceda una premessa. E’ mia convinzione che la poesia pur utilizzando la  parola – cioè il linguaggio articolato – esprima e debba esprimere un “oltre” e che la spinta o ispirazione fondamentale le venga dal dolore: addensato in una persona, da un avvenimento o da una generica condizione umana di inquietudine e sofferenza. Le composizioni che più intensamente ho sentito “Pietre antiche della valle”,  “Il custode del silenzio”, “Nel tuo ricordo”, “A mani giunte” sono, o mi par che siano, grumi di dolore. Il pathos che avvolge “Nel tuo ricordo” è incontenibile: chissà quante volte al giorno quelle parole accompagnano le immagini dei suoi ricordi, ho pensato! E “La ragazza dallo sguardo rosa”, “Il ragazzo che attendeva il giorno”?!? oltre il dolore, stillano un affetto struggente, una pietas illimitata di madre. “Polvere dell’anima” ha la leggerezza musicale di un quartetto d’archi. Poi le riflessioni pensierose di “Sotto il candido ciliegio” e “Bianco diamante”  che evoca delicatamente la mesta suggestione di una fine imminente e la trepida attesa di un inizio. Una esplosione vitale nel “Tu che vivi in me”. “L’uomo della miniera”: una preghiera! Qualcuna mi è rimasta ermetica. Non ho alcuna pretesa di aggiungere alcunchè alle valutazioni  che esse hanno ricevuto in privato e in via ufficiale. Mi piace manifestare le opinioni e sensazioni di un modesto comune lettore, curioso di conoscere i percorsi esistenziali altrui e parteciparne le emozioni. Con gratitudine.” (Micarelli Angelo)

Chiesa di San Bernardino di Amora (Aviatico) a mezza costa sul pendio
Chiesa di San Bernardino di Amora (Aviatico) a mezza costa sul pendio

“C’è una cosa che è rimasta ben salda dentro me: l’amore per la poesia, per quei tiepidi versi che ti scaldano l’anima. “Mi sono resa conto del grande dono che mi hai fatto: mi hai trasmesso l’incredibile passione per i pensieri profondi e per le belle parole. Ora non potrei più vivere senza comporre versi, i miei giorni risulterebbero monotoni e tristi.
La poesia infatti ci circonda, ci avvolge, bisogna solo accoglierla, ammirarla e soprattutto far sì che anche gli altri la percepiscano, così come tu mi hai insegnato a fare.” (Sofia Azzola, Pradalunga, Classe II Media)

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“Innanzi tutto vorrei complimentarmi con la poetessa per il titolo originale e per le emozioni che regala con ogni sua parola. Ho letto con molto entusiasmo e trasporto le poesie che fanno da anteprima e devo dire che tutte mi hanno trasmesso un miscuglio di emozioni. Bellissima la poesia omaggio a Giovanni Paolo II.” (Valentina Savitteri, Siena)

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“Oltre la curva del tramonto” c’é la splendida Aurora, con le sue poesie coinvolgenti e pregnanti.
I suoi versi danno la certezza che dopo la notte c’é sempre un’ alba. Che ci attende con il lumeggiare di speranza. A questo serve la poesia; soprattutto quella della Cantini: ad aspettare con fiducia il domani pur nella disperazione dell’ oggi.
“Nomen omen”, sentenziavano i latini. E in Aurora v’é la conferma che la proverbialità dei secoli andati resta intatta nell’ epoca della razionalità esasperata dall’ irrefrenabilità del potere.”
(Gaetano Tirloni)

Mandorlo in fiore

“Per quello che ho letto mi sembra bello da una speranza a chi vede solo il buio oltre alla notte c’é anche il giorno.”  (Franca Mungo)

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“Mi piace molto leggere le poesie. Le trovo magiche perché non sono come un racconto, in poche parole con rime e ritmo, si riesce a portare il lettore in un mondo di metafore e di ricordi. Devo dire che mi è piaciuta molto la poesia che dà titolo al libro “Oltre la curva del tramonto”, in cui mi sono venute in mente alcune cose della mia vita.” (Karine Renzi)

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“Mi sono innamorata delle poesie dell’autrice già dal primo verso. Sembra di sognare ad ogni verso!” (Federica)

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PER SAPERNE DI PIÙ SUL  LIBRO

Oltre la curva del tramonto