Dal processo alle streghe del 1630 di Spigno Monferrato un concorso letterario ricordando Matteuccia da Todi

Dal processo alle streghe del 1630 di Spigno Monferrato un concorso letterario dedicato alle tradizioni e alla libertà, ricordando Matteuccia da Todi, la prima “strega” italiana

Si parla di vento, di calanchi, di tradizioni, di stregoneria. E allora ecco Spigno Monferrato, i suoi calanchi e il Borgo di Rocchetta.

Nel paese di Spigno Monferrato, dove nel 1630 ben 12 ragazze vennero accusate di aver diffuso la peste e per questo bruciate sul rogo, è risultato terzo vincitore il mio racconto dedicato a Matteuccia da Todi.

Matteuccia da Todi, la prima strega italiana

Guaritrice ed esperta di erbe. La prima donna considerata una “strega” e condannata a morte nel 1428. Giorni di emozioni alla scoperta dei piatti tipici di Spigno, e delle sue bellezze medievali, sotto l’egida dello stesso sindaco e dell’intera Pro Loco.

Grazie al concorso letterario “Il vento dei calanchi” che mi ha visto vincitrice, ho scoperto un piccolo paese incastonato nella Val Bormida, Spigno Monferrato. Poco più di 900 abitanti e silenzio di colline. Vicoli antichi e archi secolari intorno all’altura del centro storico, con i ruderi della Rocca a simbolo di un orgoglioso marchesato. In questo piccolo angolo di storia ho trovato una profonda ospitalità, piatti della tradizione a denominazione di origine comunale, come i tagliolini al sugo bianco di coniglio, o il vitello baciato, una accoglienza sincera e instancabile, dallo stesso sindaco Antonio Visconti e l’intera Pro Loco, all’ideatrice del premio dottoressa Lucia Baricola. Rimangono immagini indelebili di un amore infinito verso la cultura e la propria terra. Grazie Spigno Monferrato!!!