Una vecchia slitta di legno e un bambino di montagna premiati a Villanova di Camposampiero

Una vecchia slitta di legno e un bambino di montagna premiati a Villanova di Camposampiero

 

Non l’avrei mai creduto possibile! Vincere il Secondo Premio alla nona edizione del letterario concorso “Silvano Belloni”  organizzato dal comune di Villanova di Camposampiero, Padova, con un racconto dedicato a un bambino delle montagne bergamasche degli anni Cinquanta e alla sua slitta di legno, acquistata pagandola con le uova al calzolaio di Selvino. Una fotografia sbiadita che racconta un sogno! Ricordi d’infanzia del nostro Altopiano, quando i ragazzi emigravano a Milano su pulmini sgangherati in cerca di nuovi orizzonti! Un bambino che è diventato la forza della mia vita! Grazie Oliviero! Questo premio è tutto tuo!

Il protagonista del racconto con la fotografia della sua vecchia slitta di legno insieme ad Aurora Cantini

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

UNA VECCHIA SLITTA

Un racconto che unisce passato e futuro tra le Orobie bergamasche e l’hinterland milanese negli anni Settanta. Il protagonista ricorda i giochi di quando era bambino e il suo grande sogno nascosto: una slitta di legno, “bella, lucente e liscia, con i pattini che sembravano luccicare.  A 10 anni veniva spesso mandato a svolgere mansioni di tuttofare e garzone, ma in cambio voleva le uova e al termine dell’estate la slitta fu sua. Era così felice che la utilizzava sul prato ancora verde, perché non era ancora tempo di neve.

 Non riuscì a godersela pienamente, perché di lì a due anni era già al lavoro al servizio di un muratore del paese:  la sera era troppo stanco per pensare ai giochi in cortile.

“Ma erano giovani, erano animati da un senso di tenacia irriducibile che li spingeva ad andare avanti. Avrebbero fatto ogni possibile sacrificio per uscire dal recinto di una vita nella campagna dove tutto scorreva immutato e povero”. Né i pianti delle madri, né i rimproveri dei padri potevano fermare quella nuova gioventù che cercava un nuovo orizzonte. Eppure, quella slitta e quel sogno di bambino abitavano dentro di lui che, pur anelando al cielo, non avrebbe mai abbandonato Quella terra scura di radici e roccia.  Un racconto molto realistico che presenta la tematica della povertà e della durezza della vita, addolcita da una vecchia slitta, sogno di un bambino diventato presto adulto.