Una targa sulla cancellata dell’ex Brefotrofio di Bergamo per le migliaia di bambini senza nome

Una targa sulla cancellata dell’ex Brefotrofio di Bergamo in ricordo delle migliaia di bambini senza nome

La targa sulla cancellata dell’ex Brefotrofio di Bergamo

Giovedì 23 febbraio 2023 ho avuto l’onore di essere invitata dal Cerimoniale del Sindaco di Bergamo alla cerimonia di svelamento della targa in ricordo del Brefotrofio presso gli ex Ospedali Riuniti, alla presenza del Sindaco, delle autorità e di Vittorio Feltri.

 

Durante la cerimonia ho potuto raccontare il romanzo “Il bambino con la valigia rossa” l’unico romanzo a tutt’oggi ambientato al Brefotrofio e basato su storie vere. Un vuoto nel petto, un pianto di bambino e una minuscola valigia. Questo è tutto quello che possedevano i piccini che entravano al Brefotrofio. Un luogo imponente e austero dove trovavano un tetto tutti i bambini senza famiglia. Trovatelli, bimbi messi al mondo e abbandonati al loro destino. Migliaia e migliaia.

Aurora Cantini legge “Il bambino con la valigia rossa” davanti all’ex Brefotrofio di Bergamo

La valigia non è una valigia qualunque. Rappresenta l’Infanzia abbandonata. Quella dei tanti bambini con la valigia: bambini in viaggio, bambini in cammino, bambini in fuga, bambini senza identità, senza una cornice. Bambini senza sorriso e senza voce, destinati a svanire nel vento senza lasciare traccia.

IL BAMBINO CON LA VALIGIA ROSSA, il romanzo sull’infanzia abbandonata al Brefotrofio di Bergamo

Oggi i Brefotrofi non esistono più, sostituti dalle Case Famiglia ma il loro retaggio (vennero chiusi a partire dal 1975) è ancora molto vivo. Dalla Ruota degli Esposti ai Registri che riempiono gli scantinati di tantissimi palazzi provinciali (gli Istituti Provinciali di Assistenza Materna e Infantile) sparsi lungo tutta la nostra penisola.

Aurora Cantini con le autorità intervenute alla cerimonia di svelamento della targa all’ex Brefotrofio di Bergamo

Per la stragrande maggioranza dei bambini accolti al Brefotrofio rimane l’incertezza di non avere una impronta, di essere come “sospesi”, figli di N.N. (“Nescio nomen” non conosco il nome). Permane l’esigenza di conoscere i genitori naturali. Emozioni infinite ricordando i più di 5000 bambini che dal 1928 al 1975 al Brefotrofio di Bergamo hanno ritrovato la vita.

LA STORIA VERA DI UN FIGLIO N.N., A CUI IL BAMBINO CON LA VALIGIA ROSSA È ISPIRATO

ERO UN FIGLIO DI N.N. la storia vera di un bimbo alla ricerca del padre mai conosciuto