San Defendente e il Tenore Gambarelli a Premolo
nel 120° della Reliquia
Da 120 anni la parrocchia di Premolo, in Valle Seriana, possiede una reliquia preziosa: il cranio di San Defendente. Ad impreziosirlo ulteriormente c’è l’elmo donato dal tenore Monsignor Federico Gambarelli (1858 – 1922). Egli, amico del parroco don Giacomo Torri, donò questa parte del suo abito di scena dopo aver calcato i più grandi palchi dell’epoca. Era l’Elmo in stile Egizio di Radames, il Capitano delle Guardie del Faraone, che si innamorò della schiava Aida (nell’opera di Giuseppe Verdi) e morì con lei accusato di alto tradimento. In realtà la devozione del santo ha origini secolari.
Gli anni 1628 e 1629 videro una terribile carestia imperversare per il nord Italia. La precarietà dei mezzi di difesa e il facile contagio, strinse la gente della valle intorno agli altari e ai propri santi protettori, legandosi con voti di riconoscenza qualora il cielo avesse soccorso e fermato la crescente mortalità. Premolo si unì alla fervida preghiera al Santo Compatrono Defendente, martire della legione Tebea. La grazia fu ricevuta , perché sotto il riquadro ad olio di San Rocco conservato nella casa Parrocchiale ancora oggi noi leggiamo: Dal lontano 1630 la comunità di Premolo ricorda nella giornata del 2 gennaio il voto “per essere stata liberata dalla peste”.
“LA COMUNE DI PREMOLO FECE VOTO DI FAR FESTA LI 2 GENARO GIORNO DI S. DEFENDENTE MARTIRE DELLA REGIONE TEBEA PER ESSERE LIBERATA DALLA PESTE L’ANNO 1630”.
Nel 1901 la devozione al compatrono San Defendente ebbe un impulso notevole dall’acquisto di una preziosa reliquia del Santo: IL TESCHIO impreziosito da un ELMO IN STILE EGIZIO; la sua storia è segnata nella lapide sul muro della chiesa:
Il testo può essere così tradotto: “Qui riposa in Cristo il venerato capo di San Defendente, inclito martire della legione Tebea, che finalmente trovato in Roma in seguito a lunghe ricerche da parte del nostro parroco Don Gacomo Torri, sotto l’auspicio benevolo del Cardinale Cavagnis, con l’interessamento del reverendo Don F.Gambarelli e dei due vescovi di Roma Carollio e Giobbi, da lì trasportato con massima pompa e concorso festoso della popolazione, giunse a Premolo l’ 1 Settembre 1901 e subito fu celebrata una festa di due gorni alla presenza del Vescovo di Bergamo Guindani, che lodò tutte le iniziative e dispose che tutti gli anni la solennità fosse ripetuta la prima domenica di settembre”.
Nel 1901 il Vescovo Mons. Camillo Guindani dispose che la solennità di S.Defendente fosse ripetuta ogni anno la prima domenica di Settembre. Da allora ogni anno si svolge la festa ordinaria e ogni cinque il “festu”.
SAN DEFENDENTE
San Defendente era un militare romano che apparteneva alla Legione Tebea, proveniente da Tebe, in Egitto. Nel 287 dopo Cristo era stanziata presso il Rodano, in località Agauno, in Svizzera, prima di andare in battaglia contro i Galli. Per propiziarsi il buon esito dello scontro, era tradizione fare un solenne sacrificio agli dei, ma parecchi soldati, tra cui il loro comandante Maurizio, essendo di religione cristiana, si rifiutarono. A questa ribellione l’imperatore reagì decapitando un soldato ogni dieci, ma dato che rimanevano irremovibili, ordinò di decapitarne il più possibile, centinaia sicuramente, tra cui San Maurizio, San Candido, San Vittore. La Legione contava oltre mille uomini. Molti fuggirono ma vennero catturati, come Sant’Alessandro, giustiziato a Bergamo.
Circa un secolo dopo sul luogo della strage venne ritrovato un cimitero con i resti dei soldati uccisi. Da lì iniziò a diffondersi il culto e la località venne chiamata San Maurizio in Vallese.
IL TENORE FEDERICO GAMBARELLI
In un libro l’epopea del grande tenore bergamasco Federico Gambarelli Monsignore