Marco Pantani e il suo eterno volo a Plan di Montecampione

Marco Pantani e il suo eterno volo a Plan di Montecampione

Sono diventata mamma a 20 anni, proprio il giorno della festa della mamma. Oggi ho ricevuto un regalo speciale, nel giorno del compleanno di mio figlio, il giorno della Festa della mamma: riuscire a vedere il Monumento di Marco Pantani al Plan di Monte Campione. Una salita infinita, tra tornanti e boschi fondi, fino a 1800 metri. La strada dissestata e cupa transita accanto a mastodontici edifici vuoti, scheggiati, sbrecciati, disabitati. Un tempo erano complessi turistici, villaggi hotel, residence. Perché qui fino a pochi anni fa si sciava, era un lusso andare in vacanza a Monte Campione,  nel territorio di Artogne. Montagna bresciana della Val Camonica. Malinconico e struggente è vedere questo abbandono. Ci si inerpica per 20 chilometri, salendo, salendo. Fino a 1800 metri. Non c’è anima viva. Il pianoro ampio e aperto sul fondovalle è profondo, sibilante. Quasi etereo nella nebbiosa mattinata domenicale. Invece qualcuno c’è. Lui. Il Pirata.

Dirompente, sconvolgente, quasi ipnotica ci assale una possente scultura alta 6 metri, che raffigura il Pirata alla vittoria di tappa il 4 giugno 1998. Quell’anno vinse anche il Giro d’Italia. È la scultura del silenzio e delle nuvole. Svetta solitaria sul pianoro davanti a quello che era il monumentale Hotel Le Baite di Alpiaz. 140 appartamenti e piscine, discoteche, piani bar, market e lavanderie. Oggi il mastodontico villaggio hotel è in degrado.  Lui è lassù. Solitario nel suo voler raggiungere il cielo. Eravamo gli unici esseri viventi. Immensità.

Realizzata dallo scultore Mattia Trotta e realizzata in acciaio corten, rappresenta il Pirata nell’attimo in cui taglia esausto, a occhi chiusi, il traguardo. Aveva staccato Pavel Tonkovfin dai primi tornanti della scalata, gettando bandana e occhialini. In quello stesso anno Pantani vinse anche Il Tour. È stata inaugurata il 26 giugno 2021, appena la morsa della pandemia da covid ha allentato le sue catene. Infinita è la nostalgia per questo ragazzo che ha combattuto contro l’infinito. A braccia aperte. Quasi una croce.

Aurora Cantini al Monumento a Marco Pantani a Plan di Monte Campione il giorno della Festa della Mamma 2022

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