Il ritorno di 5 degli 800 ex bambini ebrei orfani accolti nel 1945 a Sciesopoli Selvino

Il ritorno di 5 degli 800 ex bambini ebrei orfani accolti nel 1945 a Sciesopoli Selvino

Sono i bimbi scampati alla fine più disperata e atroce dei campi di concentramento. Bimbi rifioriti a Sciesopoli,  l’ex Colonia fascista che ancora svetta, seppur dimessa e disabitata, al confine del paese di Selvino. Una colonia abbandonata ma non vinta dal tempo, che dal 1945 al 1948 ospitò ottocento bambini ebrei orfani sopravvissuti allo sterminio. Il 27 gennaio 2021 il consiglio comunale di Selvino li ha nominati cittadini onorari. Cinque di loro sono ritornati a Sciesopoli nei giorni scorsi per ripercorrere quelle pagine di ritorno alla vita e riabbracciare quelle antiche pareti che ancora conservano i loro pianti, le loro voci, i loro sorrisi. Guidati dalla Presidente dell’Associazione Children of Selvino di Israele, Miriam Bisk.

La Presidente dell’Associazione Children of Selvino-Figli della Shoah Miriam Bisk con Aurora Cantini, Ambasciatrice della Memoria

Sono arrivati anche dalla Gran Bretagna, dagli Stati Uniti e dal Canada. Una sessantina di persone in tutto, i loro parenti innanzitutto, ma anche i figli di altri ex bambini di Sciesopoli, che non hanno potuto ritornare sul’Altopiano. Nitza Sarner Zeiri è la figlia di Mosè Zeiri, il comandante della Brigata Ebraica che, con l’appoggio del governo inglese e statunitense, raccolse insieme ai suoi soldati quei bambini che emergevano spauriti e disperati da dietro i legni delle baracche dei campi. Ma tanti ne raccolse anche nei territori circostanti, dove moltissimi di quei bambini sopravvissuti si erano rifugiati, nascondendosi nelle foreste, nei boschi, vivendo all’addiaccio, o unendosi a Brigate Partigiane, o mescolandosi ai contadini del posto. Sempre in fuga, sempre in anonimato. Sempre con la minaccia di essere catturati.

Nitza arrivò a Selvino nel 1946, quando aveva 6 anni, insieme alla mamma. Ritrovò il suo papà e non lo lasciò più. Insieme poi emigrarono in Israele. È giunto a Selvino anche Mosè Aran, classe 1931. Proveniva dalla Romania. Zvi Pelts Dotan proveniva invece dalla Polonia, occupata prima dai nazisti e poi dall’armata rossa. La sua famiglia venne deportata in Siberia. Zvi insieme ai fratelli alla sorella arrivò a Sciesopoli, che gli apparve come un paradiso. Là in quella grande casa imparò a leggere e a scrivere nella lingua ebraica, che non conosceva.

L’accoglienza a Sciesopoli

Anche Israel Droblas, proveniva dalla Polonia. lA MAGGIOR PARTE DEI SUOI FAMILIARI, 150 PARENTI, VENNE ASSASSIANTA DAI NAZISTI. Di Sciesopoli ricorda l’accoglienza calorosa degli abitanti e i viaggi a Milano per assistere alla scala all’opera lirica Aida e la Carmen. Il suo papà venne ucciso dai nazisti e lui con i fratelli e le sorelle rimase nascosto presso alcune famiglie di contadini. Nel 1945 attraversò le Alpi a piedi, insieme ad altri ragazzi sbandati come lui. Fino ad arrivare a Selvino. Infine è arrivato con i suoi familiari Michael Weisbach. Aveva soltanto 6 anni quando giunse a Sciesopoli. Ricorda la neve e la piccola chiesa lì vicina, il santuario della Madonna della Neve. Questo è stato il viaggio della riconoscenza e dell’affetto verso un luogo e verso le persone che li aiutarono a crescere. Un ritorno 75 anni dopo il lungo viaggio che li portò via verso la Terra promessa, Israele, da poco costituito Stato indipendente dall’impero britannico.

Dopo 75 anni, ecco il ritorno a Sciesopoli di 5 degli 800 bambini ebrei orfani sopravvissuti alla Shoah. Oggi nella ex colonia fascista di Selvino è risuonata di nuovo la lingua ebraica, con i canti della tradizione ebraica di Delilah Gutman a Sciesopoli Selvino.

Durante la ceimonia ufficiale di domenica 7 maggio in Sal Consiliare, è stata letta la poesia di Aurora Cantini, dedicata agli 800 ex bambini ebrei orfani sopravvissuti alla Shoah accolti a Sciesopoli Selvino. Per coinvolgere tutti i presenti è stata letta prima in italiano poi in ebraico e in inglese. Un onore immenso, ma anche una grande emozione!

La poesia è inserita nel libro “Nel cuore di Sciesopoli” che ripercorre l’intera epopea della mastodiìontica ex colonia fascista.

NEL CUORE DI SCIESOPOLI, il libro

Ed è anche presente nel quinto libro di poesie “Sopra le nuvole il mare” uscito nel 2021 in occasione dei 50 anni di vita letteraria della poetessa bergamasca.

SOPRA LE NUVOLE IL MARE, 50 anni di poesia nel nuovo libro di Aurora Cantini

In occasione del ritorno di 5 degli 800 ex bambini ebrei orfani sopravvissuti alla Shoah, ecco Sciesopoli Selvino e il suo territorio: il libro e il plastico che la riproduce. Luca Usubelli e Aurora Cantini. Anche Aviatico c’è.

Luca Usubelli, cresciuto a Sciesopoli essendo figlio dei custodi, davanti al plastico della Colonia da lui realizzato, e Aurora Cantini, autrice del libro “Nel cuore di Sciesopoli”

IL VIDEO DEL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA AI “BAMBINI DI SELVINO”

Da oggi sulla mia targhettadi volontario MuMeSe- Sciesopoli- c’è anche la spilla donatami dall’Associazione “Children of Selvino – Figli della Shoah” da Israele, in occasione del ritorno a Selvino, dopo 75 anni, di 5 degli 800 bambini ebrei orfani sopravvissuti allo sterminio. Un grande onore!

La targhetta identificativa di volontario MuMeSe-Sciesopoli con la spilla donata dagli ex Bambini ebrei accolti a Sciesopoli