A Premolo l’omaggio al Tenore Gambarelli

A Premolo l’omaggio al Tenore Gambarelli

Locandina a Premolo il Tenore Gambarelli

Nel 160° anniversario della nascita, celebrata con il libro “Una voce dimenticata” scritto da Aurora Cantini, la comunità di Premolo, in Valle Seriana, ha reso omaggio al grande tenore bergamsco Federico Gambarelli. L’Associazione Culturale Il Testimone ha organizzato splendidamente la serata, alla presenza dell’autrice, con la partecipazione del Maestro Giuliano Todeschini e del sindaco di Premolo.

Aurora Cantini e Giuliano Todeschini a Premolo per il Tenore Gambarelli

“Ringraziamo Aurora Cantini per la suggestiva serata. Comune e Parrocchia di Premolo con l’Associazione Il Testimone, grazie al libro sul tenore Gambarelli di Aurora Cantini, hanno permesso di riscoprire una pagina di storia per certi versi dimenticata del paese. Infatti il teschio di San Defendente e l’elmo che lo copre arrivarono nel 1901 a Premolo proprio grazie al tenore, famosissimo nella seconda metà dell’Ottocento. La comunità aveva forse dimenticato questa vicenda (testimoniata da una lapide in chiesa). Anche perché la documentazione degli archivi locali sembra sia andata distrutta (probabilmente in un incendio).”

Il sindaco di Premolo Omar Seghezzi e il parroco don Gianluca Colpani per l’evento dedicato al Tenore Gambarelli

In un libro l’epopea del grande tenore bergamasco Federico Gambarelli Monsignore

A tal proposito l’evento si è tenuto nell’ambito dei festeggiamenti del Patrono San Defendente. Il tenore nel 1901 donò alla Comunità il teschio del Santo e l’elmo indossato per interpretare il personaggio di Radames nell’opera lirica “Aida” di Giuseppe Verdi. Nello specifico Radames era il Capitano delle Guardie del Faraone innamorato della schiava Aida.

La lapide che ricorda il dono del tenore Gambarelli alla comunità di Premolo nel 1901

Questo il passaggio tratto dal libro “Una voce dimenticata”: “I trionfi che Gambarelli ottenne nella musica sacra non furono minori di quelli già ottenuti sul palcoscenico. Infatti si giunse ad avere nelle chiese della città e della provincia dimostrazioni che sapevano di profano entusiasmo. Dove cantò lasciò ricordi incancellabili.  Quando cantava il Kirie, il Gloria, lo Stabat Mater, l’Agnus Dei, il Salve Regina o il Tantum ergo entusiasmava il pubblico. Numerosi articoli gli vennero dedicati quando veniva chiamato in occasioni delle feste del Patrono, come a Gandino, Stezzano, Brescia, Premolo, Novi Ligure, Leffe…

Premolo, il libro sul tenore Gambarelli

In particolare a Premolo, nel 1901, si visse una settimana di grande festa, in occasione della Traslazione del Teschio di San Defendente dalla Catacombe Romane. Fu un dono dello stesso Gambarelli all’amico Parroco di Premolo Don Giacomo Torri. … “Un corteo di cento e più carrozze si snodava sul provinciale da Gazzaniga a Ponte Nossa e a Premolo. Trasportava il Legato Pontificio alla celebrazione Sua Eminenza Cardinal Gusmini. Fu seguito da migliaia e migliaia di persone che hanno addirittura invaso il piccolo centro in una animazione non mai vista. Il richiamo, oltre la preziosa reliquia sormontata da un elmo con pietre preziose del costo di 23 mila lire, è stato soprattutto dato dalle esecuzioni di canto del Grande Tenore. Egli, in possesso dei suoi eccezionali mezzi vocali che erano proverbiali, ha convogliato a Premolo tanto pubblico, come avviene ormai da un po’ di anni ovunque il Tenore Gambarelli nelle nostre chiese va ad esibirsi” (Da L’Eco di Bergamo, 1901).” (fonte: Una voce dimenticata, Edizioni Centro studi Valle Imagna, 2018)

Premolo, l’elmo e il teschio di San Defendente
Serata sul Tenore Gambarelli a Premolo
Aurora Cantini e Giuliano Todeschini a Premolo per il Tenore Gambarelli
Premolo, serata per il libro sul Tenore Gambarelli
Aurora Cantini e Anna Frattini con il libro sul Tenore Gambarelli

L’ARTICOLO

Articolo su L’Eco di Bergamo per la serata dedicata al Grande Tenore Federico Gambarelli

SAN DEFENDENTE E IL TENORE GAMBARELLI NEL 120° DELLA DONAZIONE DELLA RELIQUIA

San Defendente e il Tenore Gambarelli a Premolo nel 120° della Reliquia