In questi giorniCortina d’Ampezzo, la splendida regina delle Dolomiti, è la Regina della Neve. Scenario fiabesco dei Campionati del mondo di Sci alpino, offre la sua secolare e leggendaria bellezza a cornice delle imprese immortali dei grandi dello sci.
Potevo limitarmi a vivere le gare con la focosità di tifosa da sempre innamorata dello sci (come d’altronde lo sono del CICLISMO, DEL pattinaggio, della ginnastica artistica, e delL’aTALANTA ovviamente).
Ma la cerimonia di apertura, svoltasi domenica scorsa, mi ha incantato per un momento coreografico davvero senza fiato. Unico. Meraviglioso. A chiudere la suggestiva Cerimonia, sono scese dal cielo alcune bocce di vetro simili bolle di sapone, o piccoli scrigni evanescenti, a cui erano avvinte, leggiadramente, leggermente, alcune fanciulle. “Un poetico omaggio alla magia della neve e alle fate della montagna. Una danza aerea curata da Elisa Barucchieri e dalla sua compagnia di danza ResExtensa, fondata a Bari nel 2005″. Nevicava domenica a Cortina, la neve scendeva a fiocchi larghi e ampi, portando parole di fiaba, storie nordiche di principesse di ghiaccio, leggende del nord con foreste incantate, miti vichinghi di cavalieri e fate, stelle e ninfe dell’aurora boreale.
Scendeva a fitti fiocchi la neve quando sono apparse quelle bianche creature appese alla nebbia. Principesse, fatine, farfalle danzanti. a piedi nudi danzavano, incuranti del gelo, vestite solo di tulle e veli rosa. Il famoso violinista bresciano Andrea Casta arricchiava quella danza eterea con il suo violino elettrico, che entrava nelle vene come un fiocco di neve, in un abbraccio sulfilo dell’infinito. “Il violinista Andrea Casta con il suo archetto luminoso sarà nel cast dello spettacolo e si esibirà su un suo brano originale, dal titolo Faster & Beyond, composto e prodotto per l’occasione insieme a Lorenzo Benassi e masterizzato a Berlino da Zino Mikorey. Una composizione orchestrale dal sapore epico e cinematografico con al centro il canto del violino, e con qualche pennellata elettronica caratteristica dei recenti lavori discografici del musicista lombardo.”(cit. fonte web)
E io sono ritornata bambina, quando a 5 anni, arrampicata sullo schienale del divano, guardavo fuori dalla fiNEstra e vedevo i fiocchi DI NEVE scendere vorticando a coprire il prato. Avevo esclamato: “guarda mamma, le fatine danzanti!” Era stata la miA PRIMA “POESIA”.
E ora quelle fatine danzanti sono giunte a me, attraverso lo schermo tv, tra i vapori velati della nevicata, armoniose e leggere come piume, istanti bambini catturati dal buio di una sera d’inverno.
Idealmente ho seguito quelle faville attraverso le vie imbiancate, fino al campanile della Basilica dei Santi Filippo e Giacomo CON piazza Roma abbagliata dalle luci delle vetrine. Fino al cuore di Cortina. Il pensiero si è fatto dolce e tiepido ritornando ai giorni d’agosto del 2019 quando per la prima volta ho scoperto Cortina.
È stato come entrare in un libro di fiabe, a piccoli passi seppur con dolce tenerezza, abbagliata dai decorati negozi, dalla passeggiata lineare fino allo Stadio Olimpico del ghiaccio. La funivia Tofana sFreccia verso il CIElo. IL centro storico E GLI hotel ricordano i tempi in cui sono stati ambientati molti film famosi.
Ho Vissuto cortina con tenerezza, dolce e morbida, questo mi è rimasto impresso nel cuore. La tenerezza di questa cittadina che fin dal 1800 ha ospitato vip E personaggi illustri, ha contribuito a scrivere pagine d’elite nella storia DELLE dOLOMITI, LE sCOGLIERE DEL CIELO.
Le Tofane incombevano sull’azzurro, guardiani perfetti di miti mai sfioriti.
Ma sono state le torri del VJOLET a accarezzare per sempre il mio cuore. uN ABBRACCIO INCANTATO CHE HA LEGATO IL MIO SGUARDO FINO A TRASFORMARSI IN MAGIA.
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