Cristo di Scicli, il Crocifisso con la Veste

Cristo di Scicli, il Crocifisso con la Veste

1462037429-0-sulle-rotte-del-cristo-di-burgos FONTE WEB

Tra le storie sconosciute della nostra Italia mi ha davvero stupito e poi incuriosito la scoperta che esiste una tela particolare a Scicli, paesino situato sulla punta più a sud dell’isola di Sicilia, nella provincia di Ragusa. È una tela conservata nella sagrestia della chiesa di San Giovanni Evangelista, dove un tempo sorgeva un convento. Una tela mai citata nelle cronache storiche, eppure è unica, quasi inverosimile nella sua particolarità. Io stessa quando ho letto della sua esistenza sul numero di maggio del periodico “Turisti per caso” non riuscivo a crederci e la prima cosa che ho fatto è stata andare a “indagare” su Google. Eccola! Tutto vero!

Viene detta Il Cristo di Burgos. Rappresenta il Cristo Crocifisso dipinto su fondo nero, nudo fino alla vita, e poi, una veste quasi sacerdotale copre interamente le gambe. La veste è bianca, con pieghe verticali, bordata da una fascia di merletto. Il tutto è dipinto in maniera talmente vivida e certosina da sembrare vero tessuto. È una cosa da rimanere senza fiato! Quasi increduli, dato che siamo da sempre abituati a vedere Cristo sulla Croce ricoperto da un perizoma o da un panno che gli cinge i fianchi. Il Cristo di Scicli appare sofferente e mostra numerose ferite che devastano il povero corpo martoriato.  I piedi sono fissati alla croce da un lungo chiodo e sotto di essi si vedono due coppette argentate e un uovo di struzzo.

Leggendo i vari siti web dedicati ho scoperto che questa tela, unica in Italia, ha parecchie riproduzioni in molte parti della Spagna. Continuando la mia ricerca ecco emergere l’origine di tali icone. Le tele si rifanno ad una statua lignea del 1300 che rappresenta Cristo Crocifisso conservato nella chiesa di Santa Maria di Burgos, in Spagna. Il Cristo appare rivestito di pelle umana, tutto snodabile, con unghie e capelli veri e indossa proprio una veste sacerdotale riccamente decorata. Ai piedi sono incastonati tre uova di struzzo. La leggenda narra che sia stato Nicodemo a realizzare la prodigiosa statua. La tela di Scicli è datata 1696 e la sua presenza in Sicilia pare sia da far risalire al dono offerto da una famiglia spagnola al convento dove poi sorse la chiesa di San Giovanni Evangelista.

Ma la mia curiosità ormai era incontenibile. Volevo “vedere” con i miei occhi la statua del Cristo di Burgos.

Cristo Burgosa, Spagna, FONTE WEB
La seconda veste del Cristo di Burgos

Da rimanere senza fiato! Il Cristo sembra vivo, schiacciato dal dolore ma non vinto! Il corpo ferito, il sangue che cola, la devastazione di quei giorni di tortura aggrediscono gli occhi e il cuore!

La Veste è davvero superba. Velluto verde ricamato. Addirittura alcune fotografie sul web mostrano i ricambi, perfino una versione rosso e oro per le feste solenni. Mi ricorda le Madonne Vestite di origine spagnola ancora molto venerate nella mia terra bergamasca.

Le Madonne Vestite, quando il divino si avvicina all’uomo

Suggestivo e imponente è anche il Signore dell’Olmo venerato a Mazzarino. Un Cristo Morto rivestito di pelle posto in una bara di circa 14 quintali portata in processione da circa 100 uomini a piedi nudi in tunica bianca, la seconda domenica di maggio. Dalle montagne al mare, da Bergamo alla Sicilia, questa nostra Italia è uno scrigno di fede e mistero che ci avvince e cattura lungo il filo che lega a sé un unico popolo.

2 Risposte a “Cristo di Scicli, il Crocifisso con la Veste”

  1. Davvero incredibile e suggestivo.
    La pietà e la fede hanno ricoperto la figura del Cristo sofferente, restituendogli la regalità che gli è propria.
    Bellissimo!
    Un abbraccio
    Luciana

    1. Luciana, è con la Fede che la nostra vita trova la speranza di andare avanti, e scoprire storie come queste rendono
      la nostra Italia davvero la culla della Fede!
      Aurora

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