Premio Nazionale “La Luna e il Drago” – V Edizione
Antologia letteraria AA.VV.
“Il viaggio metafora di vita”
Il VIAGGIO
all’interno e al di fuori di noi
Questa la prefazione all’antologia: “Viaggio tra i ricordi, nel tempo passato o in un futuro immaginato, nella nostalgia di tempi lontani come nella realtà di ogni giorno in un percorso già fatto o ancora da fare tra incontri, esperienze, addii, arrivi e partenze. Viaggio visionario nel tempo e nello spazio alla ricerca di altre realtà ed altri mondi. Viaggio introspettivo alla ricerca di se stessi. Il viaggio in ogni sua forma senza limiti di tempo, di spazio e di fantasia.” L’antologia è stata realizzata ad opera di Anna Montella, curatrice responsabile del Caffè Letterario “La Luna e il Drago”. Una pubblicazione che contiene 150 opere, poesie e racconti brevi, e 18 aforismi, selezionati tra i 432 elaborati provenienti da tutta Italia.
In uno scenario sfasato e demotivato come è quello odierno, in cui la scrittura rimane chiusa nel cassetto di nicchia, questa profusione di opere, pensieri e versi, è indicativa del desiderio mai sopito di parlare con la voce del silenzio.
E’ possibile apprezzare tutto il materiale prodotto (video-trailer, attestati, antologia ecc.) sul sito del Caffè Letterario La Luna e il Drago: www.caffeletterariolalunaeildrago.org
Per consultare l’indice dell’antologia con tutte le opere inserite, i nomi degli autori con le pagine di riferimento, si può cliccare il link che segue: http://www.caffeletterariolalunaeildrago.org/il-viaggio.html
Per le opere prime classificate l’antologia presenta alcune note critiche curate dalla poetessa e critica letteraria professoressa Ninnj Di Stefano Busà, Presidente di Giuria anche per il Premio “L’integrazione culturale per un mondo migliore 2011” Consolato dell’Ecuador, Milano: Premio letterario CEAC Sezione Letteratura
IL MIO RACCONTO SEGNALATO
Tra i racconti selezionati dalla Giuria c’è anche
“DAVANTI AI CANCELLI DI DACHAU”.
Per la lettura completa del testo rimando al link di un post precedente:
La Shoah vista dai bambini
LA MIA RIFLESSIONE
Cosa significa oggi intraprendere un viaggio
che porta davanti ai cancelli di un campo di concentramento?
Sostare davanti ai cancelli di un campo di concentramento è come intraprendere un viaggio, nell’anima, nel buio della solitudine, nel ricordo, nelle piaghe delle ferite aperte, nei passi cancellati dalla polvere, nel sudario che avvolge il destino dell’uomo.
Una lama di gelido stupore serra come una morsa il petto, si avverte la desolazione che attanaglia il respiro, l’odore di morte che ancora ristagna nell’aria, il silenzio immobile, perso, come una cattedrale a cielo aperto, o un mausoleo, o un sacrario. Qui stanno i Caduti, non soldati, non armati, qui stanno tutti coloro che sono caduti sotto le sferze della cattiveria umana.
Il pensiero rincorre vortici di filo spinato, ma rovente e atroce è la consapevolezza che chi ha concepito tutto questo Male, è un uomo come noi, un corpo fatto di carne e sangue, ossa e tendini, un uomo, come siamo a miliardi, un qualunque uomo anonimo in questa moltitudine di viventi.
È questa la terrificante realtà che ci sconvolge, più dello scoprire i forni crematori e le baracche: sapere che nessuno di noi è esente dal Male.
COS’ERA DACHAU
Per ulteriori approfondimenti storici, si può cliccare qui:
http://www.tuttobaviera.it/dachau.htm