Grazia Deledda, l’unica scrittrice italiana premiata con il Nobel

Grazia Deledda, l’unica scrittrice italiana premiata con il Nobel

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Era il 10 dicembre 1926 quando l’Accademia Reale Svedese assegnò a Grazia Deledda il Premio Nobel.  I giurati erano rimasti sorpresi e travolti dal mondo senza tempo della Sardegna raccontato quasi con cruda vergatura nei suoi romanzi.

Grazia era nata nel 1871 a Nuoro, era vissuta in Barbagia e questi lampi di violenta estate li porterà sempre nel cuore.

Frequentò solo le elementari e proseguì gli studi a casa, imparando varie lingue e approfondendo l’amore per la letteratura. Era una autodidatta divoratrice di libri. Il suo tutore scoprì presto  il suo talento per la scrittura e la incoraggiò a pubblicare un libro.

Cosa che Grazia prese alla lettera, bussando caparbiamente a mille porte, inviando manoscritti, tessendo contatti. Verso il 1890 pubblicò i suoi primi racconti.

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Ma Grazia Deledda si sentiva fuori ruolo nella terra di Sardegna. Sposò un funzionario del Ministero delle Finanze e, seguendolo nel suo lavoro, si trasferì a Roma.

Divenne amica e collega di Sibilla Aleramo e la appoggiò nelle sue battaglie per le donne. Si prodigò per l’alfabetizzazione nelle campagne, per i diritti femminili, ma sapeva che comunque era sola, non doveva aspettarsi nulla dagli uomini. Era comunque madre e moglie devota, non trascurò mai i suoi doveri, cercando sempre un equilibrio tra i due aspetti della sua complessa personalità. Ma su tutto predominava l’esigenza di scrivere, la nostalgia, il tema del destino contro il quale nulla si può. Rimase sorpresa per l’assegnazione del Premio Nobel. Non amava parlare in pubblico e tenne un discorso brevissimo e conciso, proprio come era lei.  In fondo al cuore la sua anima sarda prorompeva negli ultimi bagliori di un mondo sconosciuto e segnato dalla calura, primitivo e grezzo come la pelle dei lavoratori sotto il sole cocente.

Grazia Deledda morì nel 1936 a Roma. L’unica donna che superò i confini della propria regione per varcare l’orizzonte del tempo. Prima di lei solo un’altra donna, la svedese Selma Lagerlöf nel 1909.