La civiltà dei bergamini, un mondo perduto dove il solo confine era la terra

La civiltà dei bergamini, un mondo perduto dove il solo confine era la terra

La civiltà dei bergamini, Centro Studi Valle Imagna

Il Centro Studi Valle Imagna ha organizzato,  allestito e inaugurato una mostra unica nel suo genere: raccontare attraverso circa 40 fotografie una civiltà oggi scomparsa, la civiltà dei Bergamini. Uomini duri, forti, che vivevano come sospesi tra terra e cielo. Perennemente in viagio. Un viaggio che era anche un ritorno. A casa, al monte, all’inizio dell’autunno. Un ritorno alle radici. Eppure quelle stesse radici sembravano quasi strette, e appena giungeva la primavera, ecco che era ora di riprendere la strada. Il bergamino e le sue mandrie salivano agli alpeggi quasi a voler toccare il cielo. Per poi scendere verso la pianura, verso l’orizzonte. Per il bergamino l’unico confine era la terra stessa. Nel 1930 lo storico Luigi Volpi scrisse sulla rivista “Bergamo: “Veramente figli delle nostre montagne sono questi uomini rudi e solitari che portano il nome della nostra terra quasi a significarne una caratteristica… E quando i “bergamì” chiudono la loro giornata raccogliendosi nella baita a pregare Iddio che ha dato loro prosperità a salute essi devono sentirsi figli prediletti della terra nostra, che madre generosa dà loro il pane e l’esistenza serena e libera”.

Scrive il direttore del Centro Studi, dottor Antonio Carminati: “Il bergamino (il malghese) è l’allevatore di una mandria di bovini da latte, che esercita la transumanza stagionale del bestiame. Nelle nostre zone, le valli bergamasche, caratterizzate da una popolazione di contadini, il bergamino ha messo in comunicazione la montagna con la pianura. È stato grazie alla sua presenza che si sono sviluppate, nel corso dei secoli, l’agricoltura, la zootecnia, l’agroalimentare padano e nazionale.

La mostra La civiltà dei bergamini inaugurata a Cà Berizzi, Corna Imagna

La mostra è composta da immagini e testi, costituita da 24 pannelli di grande formato. È tratta dal libro di Michele Corti «La civiltà dei bergamini», edito dal Centro Studi Valle Imagna nel 2014. Il libro è una ricerca sui bergamini tra le Alpi e Prealpi e le Basse (non solo lombarde, anche piemontesi ed emiliane). Questa figura viene analizzata in uno spazio di tempo che va dal 1500 al 1900. Il libro e la mostra offrono molte fotografie scattate nel 1927 dal noto linguista svizzero Paul ScheuermeierIn queste fotografie viene dunque ritratta la vita e il lavoro dei bergamini, allevatori di vacche transumanti che hanno caratterizzato l’economia zoo-casearia nazionale.”

La mostra ha avuto il suo debutto suggestivo al Palamonti di Bergamo il 14 aprile. Ora è ritornata nella sua terra, là dove tutto è cominciato: la Valle Imagna. Dal 2 giugno, giorno dell’inaugurazione, e per tutta l’estate, sarà visitabile nella corte interna di Cà Berizzi.

Cà Berizzi, Corna di Valle Imagna
Uno sguardo sulla Valle Imagna