quell’accorato e disperato canto tra i lugubri duelli delle artiglierie
nella Grande Guerra
In occasione del centenario dall’entrata in guerra dell’Italia, dichiarata all’Austria-Ungheria il 24 maggio 2015
Sabato 9 maggio 2015 ore 20.45 Presso l’Auditorium Città di Albino il Coro Terza Università SPI CGIL Bergamo il Coro La Polifonica Centro Anziani Albino gli Studenti ITCTS Vittorio Emanuele II Bergamo presentano lo spettacolo
“TA-PUM, racconto in canto della Grande Guerra”
ingresso libero
L’iniziativa è promossa in occasione del centenario dall’entrata in guerra dell’Italia, dichiarata all’Austria-Ungheria il 24 maggio 2015
Sentivano solo suoni sordi e lontani, le migliaia di ragazzi al fronte, suoni penetranti e profondi come evocati dall’abisso, echi di terrore e caverne senza uscita, come un anticipo di temporali e bufere sulle cime. Era il TA-PUM, TA-PUM dei fucili che non smettevano di evocare morte, notti senza fine, e massacri. TA-PUM, echeggiava lungo i canaloni i dirupi scoscesi… TA-PUM, tuonava oltre i precipizi e le alture… Ogni giorno, ogni notte, ogni minuto, l’unica musica che faceva da sottofondo al gelo e alla paura di quei ragazzi senza domani, appesi al filo della vita solo dalla propria forza di gioventù.
Si legge sul sito “Ta-pum, sui sentieri della Grande Guerra”: “Ta-pum era il caratteristico rumore che i soldati italiani sentivano stando in trincea quando i tiratori austriaci sparavano con il loro fucile Mannlicher M95. Infatti gli spari partivano da lontano e prima veniva sentito il rumore dell’arrivo del proiettile, “TA” e successivamente il suono della detonazione, “PUM”. Da qui il nome della famosa canzone scritta dall’Ardito Nino Piccinelli (compositore clarense) il quale raccontò di avere scritto «Ta pum» la notte prima di un assalto a quota 2105: «La nostra trincea distava poche decine di metri da quella austriaca. Diedi una nota ad ogni sospiro della mia anima, nacque così l’accorato e disperato canto, tra i lugubri duelli delle artiglierie, il balenio spettrale dei razzi, il gemito dei feriti, il tiro infallibile dei cecchini»”.
LA CANZONE
“…Dietro il ponte c’è un cimitero, cimitero di noi soldà. Tapum, tapum, ta pum! Tapum, tapum, ta pum!
Cimitero di noi soldà, presto un giorno ti vengo a trovar. Tapum, tapum, ta pum! Tapum, tapum, ta pum! …”
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