In occasione della presentazione del romanzo “Come briciole sparse sul mondo“, il fotografo Ettore Ruggeri, di Poscante di Zogno, appassionato di storia e cultura della Valle Brembana, ha realizzato il Reportage fotografico nel Parco della più bella Villa Liberty di Zogno. La struttura è intitolata a Bortolo Belotti, figura carismatica e pregevole della storia culturale di Zogno e della bergamasca.
Fu un grande uomo politico liberale di fine ‘800, statista giurista, storico e poeta attaccato alla millenaria civiltà brembana. Per tutta la vita fu divulgatore di ideali di libertà e giustizia.
A colui che fu Ministro dell’Industria e del Commercio il merito di aver anche fondato il settimanale “La Voce del Brembo”. Venne diffuso in Valle Brembana e Valle Imagna dal 1913 al 1919 in 200 numeri. Oggi l’archivio giornalistico è una fonte preziosa di informazioni sulla vita della Valle di quel tempo. Rimane inoltre una memoria storica per il Centenario di diffusione che cade nel 2013.
Percorrendo i suggestivi e curatissimi vialetti che adornano il lussuoso parco, ecco svettare notevoli i marmi, le statue e i busti. Spiccano 11 profili dei Grandi Brembani, uomini della valle di fama notevole. Pure risalto dà il busto con l’effigie del poeta e scrittore Pietro Ruggeri da Stabello di Zogno, donato alla Comunità dal nipote di Bortolo Belotti. Fu inaugurato sabato 6 ottobre 2012, in sostituzione all’originale portato all’interno per ripararlo dalle intemperie. Il Parco comprende circa 5000 metri quadri di verde, nelcuore dell’abitato antico di Zogno.
Per me un grande onore e una grande commozione poter seguire i passi di uomini così elevati d’animo e portare nel cuore dei nuovi brembani parole legate alla loro terra. Spero di riuscire, anche solo con umile artigianalità, a continuare il potente messaggio d’amore verso la Vita e verso la Cultura lasciato da questi grandi letterati bergamaschi. Vennero forgiati dalla roccia, legati alla montagna e per questo amati. La casa natale dell ostatista e il vasto parco oggi sono patrimonio Fai. Qui Belotti, quando gli impegni politici e professionali glielo consentivano, amava passare giornate in famiglia e con gli amici, spesso personalità del mondo culturale del tempo. Nell’edificio sono presenti la biblioteca civica e un museo, allestito con oggetti, volumi di storia, quadri, sculture e quant’altro, da lui personalmente raccolti. Nei locali, come nell’adiacente parco, si programmano iniziative culturali e di intrattenimento. L’edificio è in parte ancora di proprietà della famiglia Belotti, mentre il resto è stato acquisito dall’Amministrazione negli Anni Ottanta. Il Parco è un declivo di 5,5 ettari con alberi secolari, tra cui un maestoso cedro del Libano. Ed è proprio nell’ala della Villa adibita a Biblioteca che ho avuto l’onore di presentare un romanzo che racconta un viaggio, sul tema della passione di Bortolo Belotti, che amava viaggiare e conoscere il mondo.
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