la vita della provincia italiana ritrova la sua fiaba
sotto le vivide stelle
(Salani Editore, 2014)
Leggere il romanzo “E le stelle non stanno a guardare” è come valicare un portale del tempo, ritrovando una magia quasi racchiusa in una boccia di vetro, un mondo che solo un cuore puro riesce a intravedere, e in cui bisogna entrare in punta di piedi. Anche il nome del villaggio in cui è ambientata la tenera fiaba per grandi è evocativo di un sogno: Borgo Propizio.
Personaggi delineati con delicato tratteggio, quasi un dipinto antico, voci di donne e uomini che ricalcano solchi lasciati da genti passate su questa terra come un soffio di vento, quasi invisibili, senza voce. Ho trovato anche leggiadria, ironica spigliatezza di ragazza di campagna, profondo amore per la vita quotidana dell’uomo, stradine che giocano a nscondino con gli androni in penombra, e quotidiani battibecchi sul palcoscenico di anonimi borghi delle nostre colline.
La copertina è da conservare come una fotografia, da accarezzare nei momenti tristi, piccolo talismano alla solitudine dei giorni.
«Un romanzo terapeutico, capace di iniettare una dose di buonumore… ha il sapore delle ricette riuscite.» Donna Moderna
«Curiosa e amena favola di Loredana Limone, ovvero la felicità lontano dalla pazza folla.» La Stampa
«Un romanzo fiabesco nella leggerezza ottimista, nel modo generoso di dispensare buonumore, con un’ironia sempre vigile e talora persino corrosivo.» Corriere del Mezzogiorno
«Un romanzo delicato come una favola.» Marie Claire
Tema SeamlessCooking Flavor, sviluppato da Altervista