Le Rogazioni, misteriose Processioni tra i campi lungo secoli di devozione

LE ROGAZIONI,

misteriose Processioni tra i campi lungo secoli di devozione

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Processione tra i campi a Monteleone

Siamo in un’Italia ancora molto rurale, con angoli tenacemente legati alle tradizioni millenarie dei nostri antenati. Soprattutto nell’Italia del Nord, sulle montagne e in pianura, si possono ancora ritrovare riti secolari e propiziatori per la stagione della fienagione e della raccolta, tramandati su matrice celtica e pagana. Sono le cerimonie denominate “Rogazioni”.

Pur essendo quasi scomparse, lo stesso Papa Giovanni Paolo II nel Benedizionale revisionato nel 1984, ha sancito la loro celebrazione ancora oggi in momenti particolari della comunità.

Le “Rogazioni Maggiori” iniziavano il 25 aprile con la festa di San Marco, punto centrale della Primavera e del risveglio. Infatti erano nate sull’impronta dell’antica festa dei “Robigalia” durante la quale gli antichi Romani invocavano la protezione dei futuri raccolti. Più avanti nel corso della primavera, nei tre giorni precedenti la festa dell’Ascensione (che cadeva di giovedì, probabilmente per evocare il Giovedì Santo) era il momento delle “Rogazioni Minori” (le “Rogassiù”, in dialetto bergamasco). Erano preghiere collettive eseguite in processione fino ai confini del territorio parrocchiale per scacciare il male dai campi. Queste cerimonie sono di origine antichissima, forse un ricordo di riti pagani in onore di Cerere la dea dei campi. Poi sono state accolte nel mondo cristiano come invocazioni a Dio perché la Terra doni frutti. Per questo durante la celebrazione il parroco invocava  la benedizione sul raccolto, sul grano (“ol formét”) e sul mais (“ol melgòt”).

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L’articolo su L’Eco di Bergamo del 10 aprile 2016, Le Rogazioni 2.0

Le Rogazioni erano nate nel V secolo in Gallia Lugdunense, quando fu flagellata da varie calamità naturali. Il Vescovo della città di Vienne, Mamerto, divenuto poi Santo, decise di introdurre un Triduo di preghiera e di digiuno subito a ridosso della festa dell’Ascensione. In partciolare celebrò anche solenni processioni volte a coprire l’intero territorio. Vennero chiamate “Rogazioni” dal latino “Rogatio” che indicava una proposta di legge nata dal popolo. In ogni caso il Vescovo diede una veste cristiana ad un rito di preghiera pagano, l’Ambarvalia. Furono quindi introdotte ufficialmente a Roma nell’anno 816 da Papa Leone XIII. Poi si diffusero in tutta la Cristianità fino ai giorni nostri.

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Rogazioni

LE PROCESSIONI

Le Processioni si svolgevano di mattina presto. Si snodavano dalla chiesa parrocchiale a vari punti del territorio parrocchiale, in mezzo ai campi, vicino alle Santelle o alle Cappellette, dette anche “Tribuline”. Aprivano il corteo le varie Confraternite maschili con le loro insegne, le più importanti delle quali erano i Disciplini (detti “Desüplì” in dialetto bergamasco). Dietro stava il parroco con i paramenti viola, quindi le donne, i bambini, e in fondo gli uomini.

Si recitavano preghiere collettive, come le Litanie dei Santi, e quando si giungeva nel punto prestabilito, il prete alzava la croce. Dopodiché si rivolgeva ai quattro punti cardinali, declamando le invocazioni. Queste suppliche avevano lo scopo di preservare il raccolto dal brutto tempo, detto “i tampesti”. Oppure con il fine di ottenere un buon raccolto, di salvare gli animali, di allontanare la grandine ma anche le malattie infettive e la guerra. 

Il prete diceva …A fulgure et tempestate…  e i fedeli rispondevano Libera nos Domine!…
…A flagello terraemotus… Libera nos Domine!…
…A peste, fame et bello… Libera nos Domine!…
…Ut fructus terrae dare et conservare digneris… Te rogamus, audi nos!
…Ut pacem nobis dones.Te rogamus audi nos!…

Si concludeva la supplica con la Messa delle Rogazioni (senza il Gloria, né il Credo).

In caso di violenti temporali si usava bruciare nel camino i rami di olivo benedetto la Domenica delle Palme, per alleggerire le nuvole e scongiurare un disastro nei campi. Oppure si portavano in Processione le reliquie dei Santi, come invocazione per il bel tempo.

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Rogazioni propiziatorie per la campagna

IL TESTO IN LATINO DELLE ROGAZIONI

Le Rogazioni: il testo delle preghiere in latino

A damnatione perpetua, Libera nos domine.
A subitanea et improvvisa morte, Libera nos domine.
Ab imminentibus peccatorum nostrorum periculis, Libera nos domine.
Ab infestationibus daemonum, Libera nos domine.
Ab omni immunditia mentis et corporis, Libera nos domine.
A fulgure, et tempestate, Libera nos domine.
A peste, fame, et bello, Libera nos domine.
A flagello terrae motus, Libera nos domine.
A omni malo, Libera nos domine.
Per mysterium sanctae incarnationis tuae, Libera nos domine.
Per passionem et crucem tuam, Libera nos domine.
Per gloriosam resurrectionem tuam, Libera nos domine.
Per admirabilem ascentionem tuam, Libera nos domine.
Per gratiam sancti Spiritus Paracliti, Libera nos domine.
In die judicii, Libera nos domine.
Peccatores, Te rogamus audi nos.
Ut pacem nobis dones, te rogamus audi nos.
Ut misericordia et pietas tua nos custodiat, te rogamus audi nos.
Ut Ecclesiam tuam sanctam redigiri, et conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut domnum Apostolicum, et omnes gradus Ecclesiae in sancta religione conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut Episcopos et Praelatos nostros, et cunctas congregationes illis commissas in tuo sancto servitio conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut inimicos sanctae Ecclesiae humiliare digneris, te rogamus audi nos.
Ut regibus et principibus nostris pacem et veram concordiam, atque victoriam donare digneris, te rogamus audi nos.
Ut cunctum populum christianum pretioso tuo sanguine redemptum conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut omnibus benefactoribus nostris sempiterna bona retribuas, te rogamus audi nos.
Ut animas nostras, et parentum nostrorum ab aeterna damnatione eripias, te rogamus audi nos.
Ut fructus terrae dare, et conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut oculos misericordiae tuae super nos reducere digneris, te rogamus audi nos.
Ut obsequium servitutis nostrae , te rogamus audi nos.
Ut pacem nobis dones, te rogamus audi nos.
Ut loca nostra et omnes abitantes in eis visitare et consolari digneris, te rogamus audi nos.
Ut civitatem istam, et omnem populum ejus protegere, et conservare digneris, te rogamus audi nos.
Ut omnes fideles navigantes et itinerantes ad portum salutis perducere digneris, te rogamus audi nos.
Ut regolarisbus disciplinis nos instruere digneris, te rogamus audi nos.
Ut omnibus fidélibus defunctis requiem aeternam dones, te rogamus audi nos.
Ut nos exaudií dignéris, te rogamus audi nos.
Fili Dei te rogamus audi nos. Agnus Dei, qui tollis peccata mundi. Parce nobis, Domine.

Fiori di campo
Fiori di campo

LA TRADUZIONE IN ITALIANO

“Da dannazione perpetua , liberaci , o Signore. Dalla morte improvvisa , liberaci, o Signore. Dai pericoli che minacciano i nostri peccati , liberaci , o Signore. Dal infestazione di demoni , liberaci , o Signore. Da tutte le impurità della mente e del corpo , liberaci , o Signore. Da fulmini e tempesta, liberaci , mio Signore. Dalla peste , la carestia e la guerra , liberaci , o Signore.

Dal flagello del terremoto , o Signore liberaci. Da ogni male , liberaci , o Signore. Attraverso il mistero della tua santa incarnazione , liberaci , o Signore. Attraverso la passione e la tua croce, o Signore liberaci. Con la vostra gloriosa resurrezione , liberaci , o Signore. Attraverso il vostro ascentionem ammirevole , liberaci , o Signore.

Per la grazia dello Spirito Santo , il Paraclito , liberaci , mio Signore. Nel giorno del giudizio , liberaci, o Signore. Noi peccatori , Noi ti supplichiamo ascoltaci. In modo che ci danno la pace , Ti supplichiamo ascoltaci. Al fine di mantenere noi per la tua misericordia e di pietà , Ti supplichiamo di ascoltarci. Per redigiri tua santa Chiesa , e di preservare , chiediamo ascoltaci.

Al fine di preservare il Signore Apostolica , e tu avresti conserva tutti i livelli della Chiesa in santa religione , Ti supplichiamo di ascoltarci. Per i Vescovi, e Prelati delle nostre terre, e tutta la comunità , impegnati a loro carica Tu vuoi conservare nel tuo santo servizio , Ti supplichiamo di ascoltarci. In modo che Tu vuoi umile i nemici della santa Chiesa , Ti supplichiamo di ascoltarci.

Al fine di re e ai principi, e la nostra pace e concordia , e la vittoria , degnati di concedere, Ti supplichiamo ascoltaci. Tu vuoi conservare il tuo prezioso sangue ha riscattato a tutto il popolo cristiano , Ti supplichiamo di ascoltarci. Al fine di rendere benedizioni eterne a tutti i nostri benefattori , Noi ti supplichiamo ascoltaci.

In modo che le nostre anime ei nostri genitori dalla dannazione eterna , ti supplichiamo di ascoltarci. Al fine di dare i frutti della terra , e tu vuoi preservare , Ti supplichiamo ascoltaci. Al fine di ridurre gli occhi della Tua misericordia di noi Degnati , Ti supplichiamo ascoltaci.

Affinché il servizio del nostro servizio , ti chiediamo ascoltaci. In modo che ci danno la pace , Ti supplichiamo ascoltaci. Al fine di essere confortato , e le nostre dimore da visitare in loro , e tutti i abitanti degni , Ti supplichiamo ascoltaci. Per questa città , e tutta la sua gente per proteggere e preservare, Ti supplichiamo ascoltaci. Affinché tutti i fedeli che viaggio verso il porto di vela , e Tu vuoi portare la salvezza , ti supplichiamo di ascoltarci.

Al fine di discipline regolarisbus per istruire noi , ti chiediamo ascoltaci. Al fine di garantire il riposo eterno per tutti i fedeli defunti , Ti supplichiamo di ascoltarci. Che degnati volgiti, Noi ti supplichiamo ascoltaci. O Figlio di Dio , Noi ti supplichiamo ascoltaci. Agnello di Dio , che togli i peccati del mondo . Perdonaci , o Signore.”