Vorrei essere pioggia… l’appello al mondo di una giovanissima scrittrice

Vorrei essere pioggia… l’appello al mondo di una giovanissima scrittrice

Martina Mazzoleni con il diploma per la sua opera “Vorrei essere pioggia…” premiata al Memorial Corrado Giachino

La settima edizione del prestigioso Memorial di poesia e narrativa Corrado Giachino di Saronno  ha avuto come tema centrale la commemorazione dei 100 anni dalla nascista del grande scrittore per ragazzi Gianni Rodari. Per questo è stata istituita una sezione interamente dedicata agli Under 18 e alle loro composizioni, centrate sul tema della favola e della fantasia. La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 5 dicembre nella versione on line in ragione dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Tra i premiati si è distinta una giovanissima scrittrice di Scanzorosciate, provincia di Bergamo, Martina Mazzoleni, oggi frequentante la prima classe della Scuola Secondaria del paese, ma che al momento dell’iscrizioen al concorso, frequentava la classe Quinta C Primaria dell’Istituto comprensivo di villa di Serio. La sua opera “Vorrei essere pioggia…”, che Martina ha letto al pubblico collegato via web con grande espressività, si è aggiudicata il quinto posto, ricevendo consensi e apprezzamenti.

Un appello al mondo, un desiderio che avvolge l’anima e raggiunge il punto più nascosto del nostro esistere. Una ragazzina chiede al mondo un gesto gentile, un complimento, un caldo abbraccio per sentirsi viva, ascoltata, visibile al cuore. Quante voci di ragazzine si stanno levando in questo periodo per chiedere, per chiederci di prendere in mano questo fragile mondo e trasformarlo in una magia. forse è tempo davvero di ascoltarle!

Il diploma della giovanissima Martina Mazzoleni e l’antologia del Premio Memorial Corrado Giachino

LA MOTIVAZIONE

Meravigliosa metafora dell’adolescenza come presenza/assenza fluida, la brava autrice onnipotente ma trasparente, cerca con tutte le sue forze di cambiare il mondo, anche se consapevole della sua fragile forza di fata.

VORREI ESSERE PIOGGIA…

A volte vorrei essere… pioggia. Quando sono trasparente, quando gli altri non mi vedono, quando la gente non mi capisce. Vorrei essere pioggia che scivola velocemente sugli altri senza che se ne accorgano, senza alcun rumore o respiro. Cadendo dal cielo bagnerei il mondo e innaffierei la natura morente. Esplorerei tutte le parti della terra, ma nessuno si accorge della mia fragile presenza.
Le persone con arroganza mi scostano con un ombrello, inchiodandomi al cuore. Allora mi arrabbio e scateno un temporale, il diluvio, un’onda di rabbia, che schiaccia gli altri. Ma mi rallegro quando un bimbo balla, ride e canta alla pioggia, a me. Vorrei però a volte non buttarmi dalla mia nuvola calda e soffice, non vorrei cadere a terra perché ci sono momenti in cui non so… rialzarmi.

Ma quando all’improvviso da un cespuglio che appare morto fa capolino un complimento io… io mi sciolgo, tutto si scioglie attorno a me e divento fata. Volo sopra la gente portando pace, amore, allegria e illumino i cuori di chi, a volte, come me, si sente pioggia. Il mio manto rosa luccicante è cosparso di stelle e accalda i visi freddi.

Però devo ritornare me stessa e cercare di essere fata ogni giorno.”  Autore: Martina Mazzoleni, anni 11, Scanzorosciate, Bergamo