Il Violino della Shoah

Il Violino della Shoah

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il-violino-della-shoah-508078 FONTE WEB

Eva Maria Levi Segre venne arrestata dai Tedeschi a Tradate con i genitori e il fratello quando aveva solo 22 anni.  Si narra che avesse un violino con sé e proprio per questo fosse scampata alla camera a gas venendo reclutata per comporre l’orchestrina femminile di Birkenau. Poi dal giugno 1944 di Eva non si seppe più nulla. Alcune fonti raccontano che Enzo, suo fratello, l’unico della famiglia scampato al massacro, ritrovò il violino alla fine della guerra. Ma anche per lui il destino era già segnato, perché si tolse la vita alcuni anni dopo.

Il collezionista Carlo Alberto Carutti con il Violino della Shoah FONTE WEB

Il ritrovamento del violino è opera di un collezionista di Cremona, Carlo Alberto Carutti. Egli, a 93 anni suonati, ha donato tutta la sua collezione di strumenti musicali al Museo della Musica della città, con l’impegno che quel violino in particolare ritornasse ad Auschwitz. E così è stato.

Ne dà cronaca “Il Corriere della Sera” in un articolo per la Giornata della Memoria parlando dei fratelli Levi: “Nel lager la madre Egle è immediatamente eliminata, mentre Enzo viene messo al lavoro in fabbrica. Eva Maria, grazie al suo violino, entra a far parte dell’orchestra di Birkenau. Le condizioni di vita aberranti del campo la conducono tuttavia a una rapida morte, nell’aprile del 1944. Racconta Carutti che Enzo recuperò il violino alla liberazione del campo, nel 1945. Appena ne fu in grado lo portò a un liutaio perché lo restaurasse. Sul fondo della cassa fece incidere  la stella di Davide e un cartiglio con il motto “La Musica rende liberi”. Ma Enzo morì suicida nel 1958. Il violino venne venduto e rimase nell’oblio fino alla riscoperta di Carutti. Ora, dopo essere stato restituito al mondo, suonerà perché nessuno dimentichi più la sua storia.” (cit. articolo di Fabio Larovere)

Il 23 marzo 2017 dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano è partito il Treno della Memoria, dallo stesso binario da cui partirono i treni degli ebrei deportati nei campi di concentramento. Per moltissimi di loro non ci fu ritorno.

Insieme alle autorità, alla cittadinanza e ai Rappresentanti Sindacali della Cgil, Cisl e Uil, che organizzano ogni anno il viaggio, c’era il giornalista free lance e fotografo Giorgio Fornoni. Con lui anche le varie classi degli Istituti Superiori provenienti da tutta la Lombrdia con i loro insegnanti, uniti a dieci studenti del Liceo Lotto di Trescore.

Auschwitz FONTE WEB

Il Violino della Shoah è giunto davanti ai cancelli di Auschwitz, dove la violinista Alessandra Romano ha suonato il “Nigun”, coè la Preghiera Ebraica del mattino. Un nuovo mattino per una nuova umanità.

I fratelli Levi Segre deportati ad Auschwitz

DAL RACCONTO AL CONCORSO LETTERARIO

Racconto vincitore alla quarta edizione del Premio Letterario Nascere e Rinascere

Premio Letterario Nascere e Rinascere, vince il violino della Shoah e la sua storia di rinascita

RACCONTO VINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO APPUNTI PER IL CUORE

La tragica storia della giovane ebrea Eva vince il Premio Letterario Appunti per il cuore

Racconto quarto classificato alla Pieve di San Casciano, Pisa

Il Viaggio nella Memoria della giovane Eva uccisa ad Auschwitz

Racconto Primo classificato a Milano, Villa Litta

Vince a Milano il racconto del Violino della Shoah

La Premiazione a Ferrara il 20 luglio 2019

Aurora Cantini premiata a Ferrara
Aurora Cantini premiata a Ferrara con il racconto Il sogno di un violino
Il diploma quarto classificato al racconto IL sogn odi un violino di Aurora Cantini
Il diploma quarto classificato al racconto Il sogno di un violino di Aurora Cantini
I premiati a Ferrara
I premiati a Ferrara

SEGNALAZIONE DI MERITO AL CONCORSO “Voci di notte, donne” ALESSANDRIA

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

“Segnalazione di merito per aver evocato in maniera sensibile e originale una delle tante vite spezzate dalla Shoah”

Il racconto "Il sogno di Eva" segnalato ad Alessandria
Il racconto dAurora Cantini “Il sogno di Eva” segnalato ad Alessandria

PRIMO CLASSIFICATO A TORINO

Premio Nazionale di Arti Letterarie Metropoli Torino, primo premio al Violino di Eva su 900 opere partecipanti

SECONDO CLASSIFICATO ALLA VILLA “IL MELETO” DI GUIDO GOZZANO

La Villa “Il Meleto” di Guido Gozzano prestigiosa cornice al racconto del violino della Shoah

2 Risposte a “Il Violino della Shoah”

  1. A Natale il mio nipotino ha imparato una canzone dove si ripeteva molte volte: pace in terra, non vogliamo la guerra!
    E la cantava con grande enfasi anche se, ovviamente, non ha ancora ben capito cos’è una guerra.
    Io cerco di insegnargli che la pace nasce dal rispetto delle persone che ci circondano, pur nella diversità di razza e di religione. E credo sia importante far crescere questo principio perchè il pericolo di una guerra razziale è sempre in agguato.
    Un abbraccio
    Luciana

    1. La musica è poesia cantata, e solo attraverso la musica e la Poesia si può davvero acquietare il tormento dell’uomo. E parlare finalmente di Pace. Aurora

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