Sulla vetta della Presolana la Madonnina dei bambini
La Regina delle Orobie, maestosa e solenne nel suo vegliare sui dolori e i passi dell’uomo, non sarà più sola. La Presolana, il massiccio dolomitico che svetta in cima alla Val di Scalve con i suoi 2521 metri di altezza, da oggi brilla di una stella in più. Essa darà ancora più splendore alla epica e intramontabile aurea di questo gruppo montuoso particolare e unico.
Una Madonnina di Lourdes, alta circa 40 centimetri, ha trovato casa e riposo in una nicchia-grotta ricavata da un blocco di roccia in ceppo di Gré di circa 700 chili. A sua volta il cippo scavato e modellato a forma di grotta è stato posizionato in un anfratto naturale poco lontana dalla Cappelletta Savina, a quota 2050 metri di altezza. La nicchia è stata abbellita da tantissime impronte in ceramica di piccole mani di bimbi, i bambini ricoverati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Simboleggiano non solo l’infanzia del dolore, ma anche la speranza di essere amati. Un augurio che ogni bambino possa avere sempre una mamma del cielo o della terra a proteggerlo e guidarlo nel suo cammino in questo mondo.
La grotta è stata portata in quota già nell’agosto scorso ed è stata posta sopra un vecchio basamento del soccorso alpino, dove un tempo sorgeva una colonnina per la richiesta di aiuto.
La Madonnina dei Bambini ora stende il suo manto leggero sui loro sonni innocenti. L’iniziativa collegiale e partecipata da moltissimi enti volontari nonché dall’amministrazione comunale di Castione della Presolana, ha preso origine da una Madonnina di Lourdes che è situata nell’area dell’elisoccorso dell’ospedale. Racconta Fra Mauro, che opera quotidianamente in ospedale e mente operativa dell’iniziativa, che molti pazienti ricoverati, ma soprattutto i tantissimi bambini, vi si recano ogni giorno a pregare, al punto che la squadra del 118 l’ha soprannominata “Madonnina del Soccorso”.
Qualche tempo fa è stato fatto dono all’ospedale di una seconda copia della Madonnina. Il fatto ha determinato la scelta di portare la nuova Madonna in volo nel punto più alto possibile delle Orobie. Lassù, una stella in più tra le pietre preziose della corona di lucente dolomia che riveste la Presolana.
La possente Regina già custodisce nel suo cuore di neve, da più di cinquant’anni, un giovane escursionista, Corrado Franceschi. Era partito un giorno lontano da Brescia per salire fin lassù, tra le nuvole e il cielo, e mai più era tornato a casa. Anche lui avrà chiamato per l’ultima volta il caro nome di una mamma. Anche lui nell’ultimo istante avrà invocato la Madonna.
Ora la Presolana veglia dolcissima tra il candore di una Madonna bianca, invocata da migliaia di piccoli cuori, che da un lettino d’ospedale sognano di volare in alto, lassù, tra le nuvole e il cielo azzurro.
LA CORNAGERA E LA PRESOLANA RACCONTATE AL FEMMINILE