Sfilata della Legalità a Selvino
con Davide Cerullo e i bambini di Scampia
Con la partecipazione della poetessa Aurora Cantini
Domenica 3 agosto
L’EVENTO
La presentazione
Queste le parole da parte dell’Assessore al Turismo a Cultura di Selvino, Paolo Carrara:
“Giulio Cavalli, Tiziana Di Masi e quest’anno un altro importante ospite…
Incontro dibattito pubblico con Davide Cerullo. Davide è un ragazzo nato a Scampìa nel 1974; fin da giovanissimo fa parte della malavita organizzata e mira a diventare un grande boss. Adesso, dopo un cammino di conversione non di certo immediato, si occupa molto degli altri, in particolare dei ragazzi del suo quartiere…”
Davide Cerullo è il fondatore di un doposcuola speciale, denominato “Centro Insieme”. Speciale perché è stato realizzato a Scampia, quartiere delle Vele, un quartiere tra i più poveri d’Europa, con mille disagi e problematiche sociali, senza strutture extrascolastiche che possano inquadrare e proteggere le nuove generazioni, le più esposte al rischio criminalità. La struttura consente ad una quarantina di bambini di avere un tetto sulla testa dove fare i compiti e stare insieme. A Selvino Davide racconterà la sua storia, la storia dei “Bambini di Scampia” che nonostante il silenzio e il vuoto chiedono di essere solo “bambini, di avere un’infanzia tessuta con i colori dell’arcobaleno, e non solo con il rosso del sangue versato”.
DAVIDE CERULLO, CHI È
http://scriviapenelope.wordpress.com/2011/06/10/intervista-a-davide-cerullo/
http://cultura.panorama.it/libri/Le-ali-bruciate-di-Scampia-Intervista-a-Davide-Cerullo
LE PAROLE DI ERRI DE LUCA
“Davide Cerullo è un tizzone scampato a un incendio. Succede a legni che si battono contro il fuoco. Cresciuto nel quartiere della droga, dal fondo di prigione ha trovato il suo nome scritto nella Bibbia: Davide! Ha staccato di nascosto le pagine, le ha lette e da lì è cominciata una persona nuova. La sua storia canta come la prima rondine, profuma come il pane. Ultima coincidenza col Davide di Bibbia: anche lui da bambino è stato pastore di pecore del padre.” (Erri De Luca, scrittore)
LA MIA POESIA
UN LIETO FINE
-PER I BAMBINI DI SCAMPIA-
Là, dove tante e tante vite sono scomparse
agli occhi del mondo,
là, tra i campi riarsi
testimoni di grida e pianti inascoltati,
oggi risuonano le grida gioiose dei bambini,
i loro giochi oltre l’angoscia di occhi ormai spenti.
Con voci d’innocenza creano pagine nuove
dove correre e sognare,
dove trovare un Lieto Fine
e un rosso tramonto che non sia solo sangue.
Forse,
se gli adulti di ogni luogo e di ogni spazio,
di ogni fede e di ogni colore,
guardassero un po’ di più gli occhi di un bambino,
attenderebbero un istante
prima di premere il grilletto,
di gridare parole contro,
di lanciare gesti di odio,
di distruggere tutto intorno.
Un istante, ma basterebbe.
Un istante, e la Vita può riprendere il suo canto.
(Inedita, AurCant)