A Selvino la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne,
immagini e poesia
Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Una data importante per il Movimento Internazionale delle Donne, scelta in onore delle Sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana uccise il 25 novembre 1961 per la loro opposizione al regime dittatoriale. Questa data rappresenta per il Comune di Selvino, nell’ambito delle Politiche Sociali e Giovanili in collaborazione con Gruppo Volontari “Noi per Loro Onlus”, l’occasione per sostenere la lotta contro la violenza sulle donne tramite iniziative di sensibilizzazione.
Ti aspettiamo martedì 25 novembre alle ore 20 sulla piazza del Comune, con una mostra fotografica “Flash Mob”, a cui seguirà una Serata Dibattito in Sala Congressi con l’Associazione “Fior di Loto” onlus, che si occupa del disagio psicologico ed esistenziale causato dal maltrattamento e dalla violenza sulle donne, e la poetessa Aurora Cantini che leggerà alcune poesie a tema.
2 Risposte a “A Selvino la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, immagini e poesia”
A parole tutti condannano il femminicidio.
Purtroppo però non è ancora vinta la mentalità che la donna è in un certo senso responsabile di quanto le succede: si veste in maniera provocante, gira da sola in luoghi e orari pericolosi, non si difende a sufficienza dalle aggressioni quasi le assecondasse….frasi che sento pronunciare e che feriscono
Non si deve giustificare in alcun modo la violenza sulle donne, né fisica né verbale.
E bisogna supportare in ogni modo chi ha subito violenza in modo che si senta libera di denunciare il fatto senza temere alcun tipo di discriminazione.
Condivido pienamente, Luciana, le tue considerazioni: l’idea che comunque in qualche modo sia sempre la donna a “cercarsi” la violenza, è ancora molto molto radicata. E purtroppo rimanda di nuovo all’idea che “se la donna stesse al suo posto, se non rispondesse sempre al marito, se non volesse fare cose da uomini, se non volesse a tutti i costi mettersi in mostra…” non succederebbero molte violenze. Il discorso è capire il PERCHE’ un uomo deve ricorrere alla violenza, alla forza fisica, alle mani, alle botte, ai colpi, ai pugni, per riuscire ad averla vinta su una donna. E allora bisogna partire dall’inizio: educare alla gentilezza fin dalla scuola dell’infanzia, educare al rispetto anche se l’altra persona non ha le tue stesse idee, educare alla parola. Possiamo partire solo da lì: dai nuovi uomini e dalle nuove donne. Aurora
I commenti sono chiusi.
Tema SeamlessCooking Flavor, sviluppato da Altervista
A parole tutti condannano il femminicidio.
Purtroppo però non è ancora vinta la mentalità che la donna è in un certo senso responsabile di quanto le succede: si veste in maniera provocante, gira da sola in luoghi e orari pericolosi, non si difende a sufficienza dalle aggressioni quasi le assecondasse….frasi che sento pronunciare e che feriscono
Non si deve giustificare in alcun modo la violenza sulle donne, né fisica né verbale.
E bisogna supportare in ogni modo chi ha subito violenza in modo che si senta libera di denunciare il fatto senza temere alcun tipo di discriminazione.
Condivido pienamente, Luciana, le tue considerazioni: l’idea che comunque in qualche modo sia sempre la donna a “cercarsi” la violenza, è ancora molto molto radicata. E purtroppo rimanda di nuovo all’idea che “se la donna stesse al suo posto, se non rispondesse sempre al marito, se non volesse fare cose da uomini, se non volesse a tutti i costi mettersi in mostra…” non succederebbero molte violenze. Il discorso è capire il PERCHE’ un uomo deve ricorrere alla violenza, alla forza fisica, alle mani, alle botte, ai colpi, ai pugni, per riuscire ad averla vinta su una donna. E allora bisogna partire dall’inizio: educare alla gentilezza fin dalla scuola dell’infanzia, educare al rispetto anche se l’altra persona non ha le tue stesse idee, educare alla parola. Possiamo partire solo da lì: dai nuovi uomini e dalle nuove donne. Aurora