San Gimignano, la Manhattan medievale e le sue Torri Gemelle
Lo skyline di San Gimignano può essere considerato l’antenato per eccellenza di quello, famosissimo in tutto il mondo, di New York.
A San Gimignano tra il Duecento e il Trecento si contavano ben 72 case torri. Edifici alti, slanciati, a base quadrata, che si proiettavano letteralmente verso il cielo. I primi grattacieli in assoluto.
Oggi di quelle imponenti costruzioni ne sono rimaste solo 14. Eppure l’effetto che scatena la loro vista è da brivido.
Ma perché ne sono rimaste cosi poche? Innanzitutto bisogna precisare che ogni casa torre era il simbolo di una famiglia potente della città e ne esprimeva la ricchezza e lo stato.
Nel Trecento la città, posta sul tracciato dell’antica via Francigena -il sistema di vie e sentieri che permetteva ai pellegrini provenienti da tutta Europa di giungere a Roma-, contava oltre 13mila abitanti. Una metropoli del tempo. I commerci, gli scambi, il “turismo religioso” offrivano benessere e agi di ogni sorta, perciò era naturale che le famiglie più potenti fossero perennemente in lotta per contendersi il monopolio economico e politico. Inoltre le mura massicce e spesse anche due metri, oltre alle piccole entrate, spesso nascoste, garantivano totale sicurezza in caso di pericolo.
Ecco quindi l’esigenza di costruire case torri sempre più alte, come sempre più alto era il potere della famiglia committente. Costruire case torri era davvero oneroso. Grandi quantità di pietra, manovalanza specializzata e dirigenze di alto profilo. Quanto più una torre era elevata, tanto più esprimeva il prestigio della famiglia. Torri sempre più elevate, quindi, e famiglie sempre più rivali tra loro. Finchè nel 1255 l’amministrazione comunale impose un regolamento severo: nessuna torre poteva essere più alta della Torre Rognosa, la più antica della città, alta 52 metri, che faceva parte del Palazzo Comunale ed era sede del carcere.
Edificata nel 1200, era chiamata così perché ospitava persone rognose, che cioè avevano problemi con la giustizia. La sua particolarità è che sembra appoggiata sul tetto del palazzo comunale e non ha finestre, tranne un terrazzino di accesso e la cella campanaria sulla cima. Innumerevoli furono i tentativi di violazione al regolamento, sempre sventati. Tranne un caso: la Torre Grossa, costruita a partire tra il 21 agosto 1300 e i primi mesi del 1301. La si distingue dalla Torre Rognosa per la serie di finestre lungo la sua altezza e la merlatura che circonda la piattaforma su cui è appoggiata la cella campanaria.
Famose sono anche le Torri Gemelle di San Gimignano, in realtà Torri Salvucci. Al primo sguardo fanno mancare il respiro per la loro straordinaria somiglianza con le famose e tragiche Torri Gemelle di New York. Come non riandare con il pensiero a quel terribile giorno in cui le due Gemelle erano immortalate da ogni telecamera nella loro lenta e devastante agonia?
“Come briciole sparse sul mondo”, un romanzo in memoria delle vittime del crollo delle Torri Gemelle
Bellissima cittadina. Davvero da visitare
Grazie delle preziose informazioni
Luciana
Ciao Luciana! San Gimignano è una piccola perla tra le mille e mille che impreziosiscono la nostra bellissima Italia! Aurora