Vince in poesia la meraviglia della montagna

Vince in poesia la meraviglia della montagna al concorso Nuova Acropoli Pescara

Locandina Concorso letterario Nuova Acropoli Pescara

La poesia seconda Classificata alla Settima edizione del concorso letterario “La Meraviglia” indetto dall’Associazione Nuova Acropoli Pescara è “Mare bianco di soffice silenzio” di Aurora Cantini.

Le Premiazioni

Aurora Cantini seconda classificata al concorso letterario Nuova Acropoli Pescara, 5 maggio 2018

Quando ho letto il tema della settima edizione del concorso letterario Nuova Acropoli “La meraviglia”, sono rimasta all’istante incantata dalle immagini che, in modo quasi vivido e incontrollabile, sono apparse nella mia mente: la meraviglia che mi dà spaziare con lo sguardo ogni volta che mi affaccio alla finestra della mia casa, posta sul belvedere dell’Altopiano Selvino Aviatico, a 1100 metri di altezza, nel cuore delle Orobie Bergamasche.

Ogni giorno uno spettacolo unico e irripetibile, un paesaggio che cambia vestito nel mutare delle ore e delle stagioni. Ma la meraviglia più grande mi erompe dal cuore quando sotto i miei piedi appare un mare candido, un mare di nebbia bianca, ondulata e in movimento, proprio come il mare. Qua e là spuntano isole di terra scura, le montagne, e io sono lassù, al di sopra di tutto, come veleggiando verso il cielo.

Mare bianco di soffice silenzio dalla finestra, Amora di Aviatico

Non ho mai pensato di scrivere una poesia dedicata al bianco mare di nebbia che inonda la pianura, eppure è giunto il giorno, quando in punta di piedi, senza nemmeno bussare, l’ispirazione ha catturato i miei pensieri. Un istante. Il richiamo perentorio della poesia. Un bisogno dell’anima di cui non potrei mai fare senza.

È questo il dono garantito dai versi poetici: raggiungere l’immortalità delle cose e delle esistenze senza bisogno di artefici. Solo lo sguardo dell’anima proiettato sulla tela dell’immenso. E ogni lettore saprà riconoscere fin da subito il percorso e la meta: il cuore dell’umanità. Lo stupore del mondo. L’incanto dell’infinito: vivere sopra un mare bianco di alture e orizzonti, dove la terra diventa cielo e il silenzio racconta storie, le storie di questa nostra Italia, meraviglia delle meraviglie. Per questo non dobbiamo rinunciare a vivere di poesia, raccontando la nostra terra e la nostra vita che si inebria di essa.

Ringrazio ancora dal profondo la giuria del premio per l’onore concessomi e auguro di assaporare ogni giorno l’istante di un incanto, di un sogno. Da Bergamo a Pescara, lungo la via della meraviglia.

LA MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Lo sguardo ammirato del poeta contempla la natura e regala immagini fiabesche ricche di significato. La meraviglia tocca le corde profonde dell’anima e avvicina a un modello di armonia universale privo di confine e convenzioni, dove “il cuore affonda” e si rigenera.