Premio Speciale alla poesia sull’autismo

Premio Speciale alla poesia sull’autismo

Aurora Cantini con il Premio Speciale Trofeo per la poesia sull'autismo a Seregno
Aurora Cantini con il Premio Speciale Trofeo per la poesia sull’autismo a Seregno

Scrivere poesia a tematica sociale è sempre difficile, perchè si rischia di cadere nel retorico o nello stucchevole e semplicistico buonismo. Un poeta non scrive a comando, e lo dico per esperienza diretta. Per fortuna. La Poesia chiama e il poeta deve risposndere. Non può fare altro. È un’impellenza che lo spinge a scrivere di getto versi nati dal proprio intimo sentire e vivere. Un bisogno dell’anima. Poi ogni verso verrà limato e lisciato, reso lucido e scorrevole come un oggetto prezioso. Ma questo è lavoro manuale, la pulitura dei residui, come un artigiano del legno. Come uno scultore. Detto questo, capita a volte l’imprevisto. Qualcuno chiede una poesia. Una commissione.

Il Trofeo

Un’amica mi si è avvicinata un giorno di qualche tempo fa, chiedendomi espressamente di scrivere una poesia per il suo bambino di neanche tre anni. Un bambino speciale. Un bambino autistico. La parola autismo fa paura. Sappiamo cosa implica. “I bambini con autismo hanno difficoltà a comunicare, a comprendere il pensiero altrui ed hanno una difficoltà ad esprimersi con parole o attraverso la gestualità e i movimenti facciali. Oltre a soffrire di una iper sensibilizzazione nei confronti di rumori e suoni, i bambini autistici possono essere soggetti a movimenti del corpo ripetitivi e stereotipati, come dondolio, auto stimolazione o battito di mani.
Inoltre, possono avere risposte insolite alle persone, attaccamenti agli oggetti, resistenza al cambiamento nella loro routine, o comportamento aggressivo o autolesionista. A volte possono sembrare non notare persone, oggetti o attività nell’ambiente circostante. Alcuni bambini con autismo possono anche sviluppare crisi epilettiche.” (Cit. Portale Autismo)

Aurora Cantini

E cosa scrivere per una mamma che ti guarda  con occhi colmi di lacrime trattenute? La voce sottile, quasi un sussurro? La preghiera silenziosa che trema sulle sue labbra? E cosa scrivere per un bimbo dagli occhi belli, luccicanti di stelle, che ti guarda da una fotografia? Non avevo risposte. Non sapevo che dire. Mi giustificai, tentennai, dubitai nella mia stessa capacità di scrittura. Ma lei insisteva. Ci contava. Mi disse solo: «Sono sicura che sarà una bellissima poesia. Io aspetto. Quando vuoi.»

La poesia trovò la sua strada la stessa notte. Prima uscì il titolo, che affiorò nel mio dormiveglia, dopo aver visto la fotografia. “Occhi belli.” Poi i primi versi, che scrissi su un foglio appena alzata nel buio dell’alba. Ancora oggi non so spiegare come mi si sia creata. A impegnarmi di nuovo, non troverei più le parole. Ma questa poesia è la voce di ogni mamma, di ogni papà che ogni giorno crescono occhi belli, occhi senza parole, ma con mille parole dietro gli occhi.

PREMIO SPECIALE TROFEO

Concorso Nazionale di poesisa "Città di Seregno" 26^ edizione, i Vincitori e Segnalati
Concorso Nazionale di poesisa “Città di Seregno” 26^ edizione, i Vincitori e Segnalati

Alla 26^ edizione del concorso letterario nazionale di poesia “Città Seregno-Enrico Sambruni” la poesia OCCHI BELLI ha ricevuto il Premio Speciale, il Trofeo Città di Seregno.  Oltre 350 le poesie partecipanti.

L’ANALISI CRITICA

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“Questa poesia trasforma in suono il pensiero silenzioso delle cose. Riesce ad unire in un solo ritmo ali, farfalle, lacrime e silenzio.” La Giuria