Poesia in terrazza, parole poetiche da scoprire e gustare

Poesia in terrazza, dialoghi di parole poetiche da scoprire e gustare

Poesia in terrazza a Selvino, 8 agosto 2018

Ci sono momenti e occasioni in cui di poesia si può gustare e assaporare.

Un pomeriggio estivo di relax, sotto il gazebo, tra cuscini e bibite fresche. Un’occasione in cui la poesia si fa dono tra la gente, diventa viva e palpitante, si muove tra i pensieri, diventa strada e cammino. La biblioteca di Selvino con la poetessa Aurora Cantini ha proposto un esperimento riuscito: mettere a proprio agio il pubblico, che diventa esso stesso palcoscenico e trama di una creazione infinita in continua evoluzione.

Poesia in terrazza, il pubblico gusta un pomeriggio poetico sotto il gazebo a Selvino

La parola poesia deriva dal greco “poesis” e vuol dire “creazione”. È la forma più antica e sublime di comunicazione ed espressione dell’anima che l’umanità abbia scoperto. Risale gli albori della storia, del nostro patrimonio genetico, un DNA impresso nel profondo del nostro esistere. Fin da quando gli antichi progenitori hanno scoperto i quattro sentimenti che reggono la nostra intera esistenza: la paura, il dolore, l’amore, la gioia. Tutti noi infatti siamo poeti, come impronta atavica. Per questo la poesia è una forma di comunicazione libera e originale, con la quale si manifestano agli altri le proprie esperienze personali e quotidiane, per trovare corrispondenza di sentimenti e condivisione di emozioni. Attraverso il linguaggio poetico si impara a poco a poco a conoscersi come si è fatti “dentro”. Questo serve per acquisire sicurezza e fiducia in se stessi, migliorare l’autostima  (ogni poesia è bella) e costruire la propria identità.

Un momento dell’evento “Poesia in terrazza” a Selvino

Provare a scrivere una poesia non è altro che saper leggere la nostra mente, saper ascoltare la voce del nostro io interiore, saper percepire le nostre emozioni e sensazioni, saper sognare.

Questo tipo di creazione offre la possibilità di percorrere liberamente, secondo modalità e maniere personali e spontanee, un percorso che parte dall’animo.

Aurora Cantini guida il pubblico a Selvino ad assaporare la poesia

“Fare poesia” è guardare la realtà con occhio diverso, con sensibilità e profondità di sentimenti. È esprimere ciò che si prova con un linguaggio particolare e uno stile personale, fatto di scelte linguistiche libere, suoni onomatopeici e legami sonori, pause e ritmi, figure retoriche (similitudini, metafore…) e posizione delle parole senza gli obblighi sintattici della prosa.

Con il linguaggio poetico si impara ad usare la fantasia con la quale possiamo modificare la realtà a nostro piacere. Con la poesia si impara a creare qualcosa di bello e si impara ad apprezzare quello che di bello ci propongono gli altri.

La poetessa Aurora Cantini accompagna il pubblico nella scoperta della poesia

Si scrive di getto quando si vivono emozioni forti, in positivo o in negativo; quando invece la vita scorre tranquilla la vena poetica sembra in letargo. La poesia non nasce “a comando”, ma rimane una libera espressione dell’anima da conservare per tutta la vita, è un atto creativo con il quale si vuole manifestare in racconti “speciali” la propria storia e la propria visione del mondo.

Angela Di Sirio e Aurora Cantini a Selvino

Il valore della parola “poesia” sta nel suo essere il cuore pulsante della vita di ognuno di noi. Essa fa parte del corredo genetico dei sentimenti dell’umanità fin dagli albori della sua storia, in quando espressione delle emozioni essenziali dell’uomo: dolore, angoscia, paura, solitudine, ma soprattutto amore e gioia.

Spesso ci dimentichiamo che ognuno è “poeta nell’anima”, anche se non arriverà mai a pubblicare libri. La poesia può essere coltivata fin da bambini, ma riesce a venire alla luce solo attraverso l’allenamento e la passione. È un’esperienza universale, che appartiene a tutti i popoli e a tutti i tempi.