Abbazia di Montecassino, tappa finale di un Cammino oltre la notte buia

Abbazia di Montecassino, tappa finale di un Cammino oltre la notte buia

Montecassino, il chiostro dove un tempo c’era il tempio al dio Apollo, con la statua in bronzo raffigurante la morte di San Benedetto

Montecassino è l’Abbazia per eccellenza. La tappa finale del Cammino di San Benedetto. Appollaiata sul monte omonimo, in provincia di Frosinone, rispecchia fedelmente e indissolubilmente il messaggio promulgato da Benedetto_da_Norcia che dice: “Continua a cercare la luce nell’oscurità, perché solo in una notte buia le stelle brillano”.

Panorama da Montecassino

Ne abbiamo bisogno tutti. Per tutti un dolore tiene svegli la notte. Tutti guardiamo là, in alto, qundo è sera e la malinconia ci assale. Per tutti a volte il peso del proprio dolore sembra non avere termini di paragone. Il proprio dolore gli altri non lo possono nemmeno immaginare. Eppure bisogna guardare là, nel punto più fondo del buio, e continuare il Cammino. Fino a vedere le stelle.

Il cortile centrale con lo scalone che conduce alla chiesa e le statue dei fratelli gemelli San Benedetto e Santa Scolastica

Ho scelto l’Abbazia di Montecassino, la tappa finale del Cammino perchè è il monastero più antico d’Italia.  Eretta nel 529 d.C. sulle rovine di un tempio pagano dedicato ad Apollo, è una delle 13 costruite da San Benedetto nella zona di Subiaco. Nella chiesa maggiore sotto l’altare è conservato il suo corpo e quello della sua gemella, Santa Scolastica. Già questo rende il viaggio eccezionale. Due gemelli, che diedero vita all’ordine benedettino, il ramo femminile e il ramo maschile, di cui si possono ammirare le statue nel cortile centrale dell’abbazia.

La mostra museo sulla Battaglia di Montecassino

Maestosa, superba, immensa, immortale, Montecassino fu completamente rasa al suolo nel 1944. I bombardamenti degli Alleati, che erroneamente credevano fosse stata occupata dai tedeschi, iniziarono la mattina del 15 febbraio 1944 e proseguirono fino al 18. Tra le macerie trovarono la morte circa 250 civili innocenti che avevano cercato rifugio tra le sue  mura. Una strage passata quasi inosservata nel prevalere delle cronologiche cronache delle battaglie. I fatti d’armi.

I resti  di alcune delle bombe cadute a Montecassino

Eppure quelle vittime raccontano con il loro sacrificio il valore della Vita. Il dolore che si trasforma in speranza. Un messaggio di pace. Dopo il bombardamento del 1944  i corpi dei due santi gemelli vennero ritrovati intatti, accanto ad una bomba inesplosa. Un prodigio. L’Abbazia di Montecassino veglia sul nostro Cammino ancora oggi.

Dalle balconate la vista sul Cimitero Militare Polacco
Il Cimitero Militare Polacco

A ridosso delle mura si dipana il  Cimitero Militare Polacco, dove sono sepolti 1051 soldati di Polonia che morirono nella guerra contro il nazifascismo. L’Abbazia di Montecassino è passato, presente e futuro. Un faro lungo il Cammino.

Uno dei chiostri interni dell’abbazia