La croce sul Monte Sasna dedicata al Camoscio di Mario Merelli e alle vittime del Covid

La croce sul Monte Sasna dedicata al Camoscio di Mario Merelli e alle vittime del Covid

La croce sul Monte Sasna restaurata da Claudio Clanguss Ferrari e da un gruppo di amici, con la targa originale e quella delle vittime del Covid

Claudio Clanguß Ferrari ama da sempre la vALLE DI SCALVE e LE SUE MONTAGNE. ALPINISTA PER PASSIONE, tra i suoi maestri UNO DEGLI SCALATORI CHE PIÙ DI TUTTI HA rappreseNtATO l’essenza delLA MONTAGNA BERGAMASCA E delLA SUA GENTE. Mario Merelli DI LIZZOLA. CLAUDIO un paio di mesi fa È stato protagonista, insieme ad alcuni amici, di UNA BELLISSIMA STORIA CHE RIGUARDA MARIO MERELLI, LA SUA CASA -IL MEUBLÈ CAMOSCIO DI LIZZOLA- e la grande croce sul Monte Sasna, fatta mettere dai clienti dell’albergo il 18 agosto 1969. OGGI IL camoscio COSTRUITO DA PAPÀ patrizio È CHIUSO PER SEMPRE, MA LA SUA MEMORIA NON morira’ finchÈ ci saranno uomini come claudio, appassionati volontari della montagna.

Sul Meublé Camoscio di Mario Merelli è sceso il silenzio

Ecco il racconto direttamente dalle parole di Claudio Clanguss Ferrari: “A un’oretta dal Passo della Manina, tra la Val Seriana e la Val di Scalve, c’è il Monte Sasna (2229 metri) che ha due cime.
Su una di queste cime nel 1969 i clienti dell’albergo Camoscio posero una croce, non conosco però il vero motivo.
Con gli anni si è molto rovinata e, probabilmente anche causa qualche fulmine, era completamente sbilenca, ma aveva comunque un suo fascino.

La croce sul monte Sasna piegata da un fulmine ma ancora in piedi

Due anni fa però, durante il maltempo di novembre 2018 (la tempesta vaia) che ha causato parecchi danni in tutto il nord, purtroppo la croce è crollata a terra definitivamente, spezzandosi in più punti.
A luglio di quest’anno ho fatto un giro sul Sasna con un amico che ha preso a cuore questa croce e ha deciso di provare a sistemarla.
Siamo riusciti a tirare su un bel gruppo di amici della Val di Scalve e di Cassinone (bassa bergamasca) e il 19/07/20 siamo andati a smontarla e portarla a valle.
Dopodiché, anche grazie a alcune aziende che ci hanno dato una mano gratuitamente, l’abbiamo sistemata, rinforzata e verniciata.
Nel frattempo siamo andati su un giorno di settembre per rifare le fondamenta e preparare la nuova sede.
Abbiamo portato su cemento, acqua, attrezzi….una faticaccia
Infine il 20 settembre l’abbiamo rimessa al suo posto.
E’ stato emozionante, ed è bellissima a parere di tutti. Abbiamo sistemato anche la vecchia targa dei clienti dell’albergo Camoscio, e ne abbiamo messa un’altra in ricordo delle vittime del Covid-19″.

(testo di claudio clanguss ferrari -tutti i diritti riservati)

Grazie Claudio per questa bellissima e commovente testimonianza.

L’ARTICOLO SU L’ECO DI BERGAMO

L’articolo su L’Eco di Bergamo dedicato alla croce sul monte Sasna restaurata