Giornata della memoria: in una poesia il sorriso dei bambini ebrei di Sciesopoli Selvino

Giornata della memoria: 

in una poesia il sorriso dei bambini ebrei di

Sciesopoli Selvino 

Vi è a Selvino, Orobie Bergamasche, un Palazzo detto “Sciesopoli”. Costruito nel 1935 dal Regime Fascista come colonia montana per i piccoli Balilla e Figli della Lupa, prese il nome dal patriota milanese del Risorgimento Antonio Sciesa, ucciso nelle sommosse contro gli Austriaci. Fu dedicato a Emilio Tonoli e Cesare Melloni, morti il 4 agosto 1922 rispettivamente a 22 e 25 anni durante gli scontri a Milano.

L'inaugurazione della Sciesopoli Selvino, 1935, cartolina di Giuseppe Pino Bertocchi
L’inaugurazione della Sciesopoli Selvino, 1935, cartolina di Giuseppe Pino Bertocchi

Gli ampi spazi aperti, le enormi camerate, gli ariosi saloni videro giocare e correre bambini di ogni tempo. Ma dal 1945 al 1948 accolse 800 bambini ebrei orfani provenienti da ogni parte d’Europa, sopravvissuti ai campi di sterminio e alla Shoah, che in gran parte poi si trasferirono in Palestina. Fu poi trasformato in colonia climatica montana per i bambini disagiati del Comune di Milano, gestito da suore e fornito di scuola interna con maestre che vivevano stabilmente nell’edificio. Oggi è in stato di abbandono.

La cancellata di accesso alla Sciesopoli Selvino oggi
La cancellata di accesso alla Sciesopoli Selvino oggi, nascosta tra i rovi e gli sterpi
Il cortile davanti alla Sciesopoli Selvino aggredito dalla vegetazione, 2013
Il cortile davanti alla Sciesopoli Selvino aggredito dalla vegetazione, 2013

LA POESIA

SCIESOPOLI NELLA NEBBIA 

La bassa bruma s’invola avvolgendo il cuore

con ricordi ricamati d’azzurro,

sospirati. 

I miei passi mi portano lungo la sterrata

in questo crepuscolar di memoria,

oltre la cancellata, dietro le finestre silenti,

affossate e sconfitte.

Intorno solo il vuoto delle stagioni,

il buio del passato, il grigiore dell’oblio.

Il silenzio scandisce il gocciolio del muschio

tra i ciottoli e le pietre

deposte come lapidi senza nome,

qui sulla collina dell’Altopiano.

Qui, dove giocarono i bambini delle stelle.

 Qui, dove le lacrime di un antico Olocausto

divennero sorrisi e giochi di cortile,

in attesa di una nuova Primavera.

(Aur Cant)

IL VIDEO D’ARCHIVIO

Un video d’epoca dell’Istituto Luce l’evento dell’inaugurazione, 1935

Sciesopoli

GLI APPROFONDIMENTI

Per approfondire l’argomento “Sciesopoli” si può cliccare qui: http://www.bergamasca.info/?p=5008

Qui di seguito altre poesie e riflessioni sul tema della Giornata della Memoria scritte dai bambini

Caro bambino dalle scarpette rosse

Cara Anna Frank