Nella ricorrenza dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, la biblioteca di Pradalunga e l’Assessorato alla Cultura ha proposto una serata dedicata alla figura femminile per eccellenza: Anita Garibaldi. Infatti in occasione della presentazione del romanzo “Una tra i mille, Anita” di Aurora Cantini, l’autrice ha creato un evento con la partecipazione musicale della Compagnia Filodrammatica di Santa Brigida “Noi Cantastorie”. In occasione della serata il gruppo musicale ha proposto brani della tradizione popolare delle vallate tipiche delle montagne sulla condizione della donna nel tempo.
Attraverso immagini proiettate sullo schermo, la Cantini ha narrato la vicenda di Anita Garibaldi e quella di tante figure femminili, contadine, emigranti, mamme, spose, lavoranti e operaie, che hanno incrociato il suo cammino nell’epopea italiana. Oltre a ciò le parole sono state ampliate e rese pura poesia dai canti struggenti e coinvolgenti eseguiti dalla voce limpida e ben modulata di Mariagrazia Busi della Compagnia “Noi Cantastorie”. In questo modo si è creato un intreccio poetico, emozionante e palpitante a più voci.
Per finire ecco l’incanto e l’emozione di uno dei canti più struggenti per ricordare Anita.
“(…) Canta telaio, canta la storia, di quelle donne della filanda.
Canta Adalgisa, canta la vita, di tutte quante le Donne al lavoro.
Cantate Donne, cantate forte tutte le storie che danno speranza.
Cantiamo Donne, cantiamo insieme, cantiam la vita e la dignità…
(dal canto “In filanda”)
Inoltre accanto a questa ragazza morta a soli 28 anni nelle paludi del Comacchio, ecco dipanarsi l’amicizia per una vecchia serva di origine bergamasca. Essa da ragazzina aveva lavorato in filanda. In quegli stanzoni malsani e chiusi, le bambine dovevano mettere i bozzoli dei bachi da seta in bacinelle di acqua caldissima, per dipanare il bozzolo e trovare il filo della seta. Con conseguenze fisiche tragiche.
Senza dimenticare le donne senza patria di oggi come di un tempo, con i loro bimbi chiusi sul cuore, nonostante siano chine contro il vento, vanno sempre avanti.
Infine, per ricordare i Garibaldini bergamaschi, M. Ligato erede del Capitano Garibaldino Daniele Piccinini, ha offerto in dono a tutte le donne presenti una pietra cote “edizione speciale” su modello dell’attrezzo di lavoro delle “mondine” nelle risaie.
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