“Se comprendere è impossibile,
conoscere è necessario…”
(Primo Levi)
Per ricordare il Settantesimo anniversario
dell’apertura dei cancelli
di Auschwitz
ad Albino
l’evento
“Sciesopoli – Voci di muri per la Memoria”
I dettagli dell’evento
L’Associazione Culturale Pane Amaro
organizza
martedì 27 gennaio
Auditorium città di Albino
Ore 21
Una serata per commemorare
il Giorno della Memoria
27 gennaio 1945 – 27 gennaio 2015
In collaborazione con
Città di Albino,
Comune di Selvino
ANPI di Albino
Caritas di Albino
Interverranno:
dottor Fabio Terzi, Sindaco di Albino
dottor Diego Bertocchi, Sindaco di Selvino
Relatore dottor Marco Cavallarin, storico, che dedicherà una relazione sul tema “Sciesopoli, una colonia a Selvino per i bambini sopravvissuti alla Shoah“
Riflessioni e letture di Aurora Cantini, Daniela Viganò e Mario Benigni
Pagine e memorie sull’Olocausto, testimonianze dei sopravvissuti e di ex deportati, emozioni del ricordo.
Conduce dottor Mauro Magistrati, Presidente ANPI di Albino
Ingresso libero
Il 27 gennaio 1945 il campo di concentramento di Auschwitz fu liberato dalle truppe sovietiche durante la loro rapida avanzata invernale. Furono trovati circa 7.000 prigionieri ancora in vita, ma degli oltre 200 mila bambini deportati nel campo, ne rimasero solo una cinquantina. Infatti ad Auschwitz i bambini che non venivano inviati nelle camere a gas subito dopo il loro arrivo, erano messi a disposizione del dottor Josef Mengele, che li utilizzava come piccole cavie pe ri suoi esperimenti medici.
Inoltre, vennero ritrovati ammucchiati migliaia di indumenti abbandonati, oggetti vari che possedevano i prigionieri prima di entrare nel campo e otto tonnellate di capelli umani tagliati a quasi duecentomila donne, imballati e pronti per il trasporto: sarebbero serviti per foderare l’interno degli scarponcini delle truppe militari tedesche.
La parola Olocausto, che in greco significa “tutto bruciato”, si riferiva ai sacrifici che venivano richiesti agli ebrei dalla Torah: si trattava di sacrifici di animali uccisi e bruciati sull’altare del tempio. Solo in tempi recenti il termine Olocausto è stato attribuito a massacri o catastrofi su larga scala. A causa del significato teologico che la parola porta, molti ebrei trovano problematico l’uso di tale termine: viene infatti considerato offensivo dal punto di vista teologico pensare che l’uccisione di milioni di ebrei sia stata una “offerta a Dio”; inoltre il popolo ebraico non è stato “tutto bruciato”, perché un suo resto è sopravvissuto al genocidio.
PER APPROFONDIRE
La Shoah vista dai bambini
L’ARTICOLO DELL’EVENTO
LA FOTOGALLERY DELL’EVENTO
IL COMMENTO DI CHI C’ERA
Penso siano un doveroso pensiero di ricordo le parole inviatemi da una mia ex alunna, riguardanti la serata all’Auditorium di Albino, a cui ha partecipato la madre, presente tra il pubblico:
“Cara Aurora, oggi la mamma mi ha raccontato della straordinaria storia di Sciesopoli e dei tanti bambini ebrei che sono riusciti a trovare un po’ di serenità e di umanità dopo tante esperienze assurdamente dolorose. È bellissimo pensare che in un paese così vicino al mio si sia compiuto questo piccolo miracolo. La mamma e il papà ti ringraziano tanto per il gradito invito e si congratulano con te per la toccante ed emozionante presentazione. Malgrado la tematica della serata non fosse tra le più allegre, da più parti nel pubblico presente, non si è riuscito far a meno di apprezzare, con commenti anche ad alta voce, la tua sempre grande professionalità, unita a una profonda sensibilità e delicatezza di sentimenti. Grazie ancora!” (S.A., alunna di classe seconda della Scuola Secondaria di Primo Grado, Pradalunga -Bg-)