In occasione dell’apertura di EXPO 2015 del Primo Maggio,
TERRAMADRE, l’incantevole armonia della natura nella personale pittorica di Carla Santomauro al Parco Nord con interventi poetici di Aurora Cantini
Inaugurazione: Venerdì I° Maggio 2015 alle ore 17
CASCINA CENTRO PARCO NORD Via Clerici 150 – Sesto San Giovanni (MM5 Bignami) Inaugurazione: Venerdì I° Maggio 2015 alle ore 17. La mostra proseguirà fino al 10 maggio con i seguenti orari: Feriali 15-18,30 Festivi 10-12,30; 15-18,30
Dalla montagna alla pianura il filo verde della terra
L’esposizione pittorica, patrocinata dai Comuni di Bresso e Sesto San Giovanni, entra a far parte di quel grande e vasto piano di iniziative collaterali legate ad EXPO 2015, con il suo Tema universale “Nutrire il Pianeta”. Infatti proprio la tematica della biodiversità ha dato alla pittrice Carla Santomauro lo spunto per interessanti e meravigliose espressioni: “Del resto” come ribadisce la stessa autrice al giornalista del settimanale “Lo Specchio”, “la sopravvivenza del nostro Pianeta dipende proprio dalla terra.” L’assonanza con i temi di EXPO non è casuale. E dalla terra si dipanano diciotto opere che raffigurano scorci e angoli, anche inediti, del Parco Nord, il quale, accanto alle guglie lucenti del Duomo o alle merlettature del Castello Sforzesco, sarà uno tra i protagonisti degli sguardi ammirati dei milioni di visitatori alla città di Milano. Il Parco è catturato nella sua vasta immensità, con i suoi paesaggi più significativi: gli stagni, le fontanelle, la flora e la fauna, i rami nudi degli alberi, il manto di neve che avvolge le figure spoglie delle fronde, il lento ed imperturbabile cambio delle stagioni, tutti filtrati dallo sguardo sensibile e dalla pennellata morbida dell’artista. I diciotto dipinti olio su tela troveranno voce, nella sede espositiva, anche grazie agli interventi poetici della poetessa bergamasca Aurora Cantini, scritti appositamente per l’evento in relazione anche all’EXPO. “Con Aurora” spiega la pittrice “ci siamo conosciute in Valle Seriana, precisamente sull’Altopiano Selvino Aviatico, Orobie Bergamasche, ed è nato subito un bel sodalizio artistico. Lei scrive libri di poesia e sulla montagna, io dipingo. Dipingo per liberare qualcosa che ho dentro, per realizzare qualcosa di me che possa restare. L’attività artistica può liberarci, è uno spiraglio per comunicare all’esterno i nostri stati d’animo più reconditi”