Ad Aviatico il sacrificio dei 4 fratelli Carrara
nella Grande Guerra
Come una fiamma accesa, la poesia
Nell’ambito delle iniziative per il Centenario dalla Grande Guerra ad Aviatico, paese delle Valli bergamasche, l’Amministraszione Comunale in collaborazione con i Gruppi Alpini dell’Altopiano, in particolare con il Gruppo Alpini di Amora, ha tributato il ricordo e la memoria per i suoi Caduti attraverso una serata culturale, nella quale è stato illustrato alla popolazione il libro “Come una fiamma accesa” (Edizioni Villadiseriane) che ricostruisce i dati dei 20 Caduti che anche Aviatico annovera tra le milioni di vittime nella Grande guerra. In particolare ha avuto ampia divulgazione la storia riscoperta dei 4 fratelli Carrara, vissuti nella contrada di Amora Bassa, contadini e muratori, scomparsi alla vita in quella “inutile strage”.
La serata, moderata e introdotta dal sindaco dottor Michele Villarboito, alla presenza delle Autorità e degli esponenti delle Associazioni Culturali del territorio e della valle Seriana, ha avuto come fulcro del racconto la proiezione di immagini e documenti che hanno riportato alla luce storie e parole oltre la polvere del silenzio. La terra di Bergamo ha offerto molti ragazzi mai più ritornati a casa, molti dispersi tra le alture straniere, molti deposti nei Sacrari sparsi sulle vette, tutti immolati nella loro semplice innocenza di ragazzi di montagna.
IL COMMENTO DI CHI C’ERA
“Carissima Aurora,
un grande Grazie per la tua preziosissima presentazione di ieri sera. Con grande trasporto hai saputo trasmettermi fortissime emozioni. Ho trattenuto con fatica i singhiozzi, sentivo lo stomaco stretto stretto, ma le lacrime no, quelle le ho lasciate scorrere……
Sono passati 100 anni, possono sembrare tanti. Ma tu sei riuscita a farmi vivere la “triste grande storia dei nostri cari ascendenti” come se fosse oggi.
D’ora in poi avro’ sicuramente uno sguardo ed un sentimento molto diversi da quelli di prima, verso quella targa affissa sulla loro casa natale. Casa che, peraltro, destino vuole, mi trovo felicissima di condividere. Sono orgogliosa di essere nata in un piccolo paesino, dove ci sono persone dal cuore e sensibilità grandi, come te e come i nostri cari alpini guidati dal condottiero Gesualdo, che sanno tener vivi grandi valori. Grazie per l’amore con cui hai fatto tutto questo faticoso e non facile lavoro.
Un forte abbraccio. Cinzia”
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“Ciao Aurora, innanzi tutto complimenti per la serata, grande affluenza e pubblico interessato, complimenti anche per il modo con cui affronti l’argomento. Non usi metodi accademici ma ti immedesimi nella parte della mamma o della zia che racconta il passato e le origini della propria famiglia. Se non si conoscono le proprie origini cresciamo orfani, senza legami, e senza esempi da seguire. Mauro Marchi, Associazione Cimeetrincee“
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